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Tenta di uccidere il rivale, arrestato
Dopo una lite al bar tenta di dare fuoco al rivale cospargendolo di cherosene.
La telefonata giunta domenica sera al 113 era impressionante: Fermatelo, mi vuole bruciare vivo! Le Volanti, in sirena, accorrono in un bar di Ponte San Giovanni e trovano l’uomo, un 35enne marocchino, inzuppato dal volto in giù di cherosene. Gli agenti lo assistono e, con tutte le cautele del caso, lo mettono in sicurezza; quindi lo portano al Pronto Soccorso ove gli viene diagnosticata una forte congiuntivite dovuta al contatto del liquido infiammabile con gli occhi. Le testimonianze sono univoche: c’era stata una lite con qualche colpo violento tra lui ed un altro avventore del bar; il suo rivale si era rabbiosamente allontanato. Era tornato poco dopo con una bottiglia piena di un liquido rossastro, lo ha affrontato, gli ha urlato qualcosa e gli ha versato addosso il combustibile pronto a dargli fuoco; l’allarme dato dai presenti lo ha fatto desistere e alla notizia che stava arrivando la polizia era fuggito. Gli agenti si mettono alla sua ricerca: è uno del posto. La verifica alla banca dati mette ulteriormente in allarme i poliziotti: è un collezionista di armi. Per entrare nella sua abitazione occorre attivare le procedure di massima sicurezza; ma è collaborativo e non è necessario l’uso della forza. Gli vengono sequestrate le 22 armi e relativo munizionamento che custodiva con le relative autorizzazioni: per molto tempo non gli sarà possibile riottenerle. Per lui si spalancano le porte del Carcere con una accusa pesantissima: tentato omicidio e lesioni. Ancora oscure le ragioni della violenta lite.