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Cdcinema, Mondovisioni 2016, ultima serata con Stefano Rulli

Cinema e teatro
Città di Castello 19/03/2016 - 11:22

Oltre cinquecento spettatori per la rassegna Mondovisioni 2016, promossa da Cdcinema al Nuovo Cinema Castello: nei giorni scorsi una sala gremita ha assistito alla proiezione de “Un silenzio particolare” del famoso sceneggiatore Stefano Rulli, ultimo appuntamento del programma. “L’intenzione di varcare i punti consueti di osservazione è implicita fin dal titolo ma congedarsi con chi ha scritto le migliori pagine del cinema italiano contemporaneo è stato un bel regalo”: dichiara l’Assessorato alla Cultura del Comune di Città di Castello.

“Voglio complimentarmi con gli organizzatori e confermare l’apprezzamento dell’Amministrazione per questo sodalizio che ha tenuto alta la bandiera del cinema tifernate anche nei momenti più complessi e che con l’apertura della nuova sala sta collaborando con i gestori attraverso proposte di grande qualità, che il pubblico ha saputo riconoscere e premiare”.

Toni soddisfatti anche da Mara Nutrica, presidente di Cdcinema: “Mondovisioni, anno dopo anno, conquista una fetta maggiore di spettatori. Abbiamo provato a camminare su un terreno pericoloso, quello del documentario a sfondo sociale, ma sembra che il pubblico abbia capito e apprezzato. Grazie ad Internazionale, siamo in grado di proporre il meglio del genere in uscita, che forse localmente non avrebbe mai avuto una distribuzione.

La media delle presenze è stata di circa cinquanta persone a serata mentre l’evento finale, ad ingresso libero, ha registrato il tutto esaurito. Riuscire a portare a Città di Castello un mostro sacro del cinema italiano, come Stefano Rulli – sue le sceneggiature di La Meglio gioventù o da ultimo Suburra – non era scontato ed ha richiamato anche chi non è un addetto ai lavori. “Ritengo molto positiva anche la presenza di Alessandro Boschi alla serata finale – conclude l’assessorato –  il contatto con uno dei conduttori di punta del seguìto programma radiofonico Hollywood Party, è un gradito ritorno, essendo originario dell’Alto Tevere, e il proseguo di un rapporto che speriamo di estendere e consolidare anche in altri ambiti artistici legati al cinema e alle sue espressioni più innovative.

In merito al tema scelto, la disabilità come porta per una interpretazione alternativa del mondo, il documentario Un silenzio particolare, in cui Stefano Rulli racconta di sé, del figlio Matteo e della madre di Matteo, la scrittrice Clara Sereni, ci conduce per mano all’interno di una dimensione complessa ma di forte sostanza emotiva ed umana. Una bella serata di cinema civile nel senso più largo del termine”.