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Il Piccolo museo del diario diventa museo di rilevanza regionale

Cultura
Pieve Santo Stefano 12/08/2016 - 10:14

Il Piccolo museo del diario di Pieve Santo Stefano, il percorso museale che racconta la storia dell’Archivio diaristico nazionale, ha fatto il suo ingresso nella rete Valtiberina Musei e ha ottenuto la qualifica di museo di rilevanza regionale dalla Regione Toscana. Sono due tappe che segnano la storia di un patrimonio culturale del territorio aretino, toscano e dell’Italia intera.

Il Museo
Si chiama Piccolo, il museo del diario. Non solo perché è piccolo e lo è davvero, un breve percorso in quattro spazi, quaranta metri lineari che se cammini senza soste, percorri in meno di venti secondi. Si chiama piccolo per quel sapore di intimo e raccolto che contiene questo termine. Eppure nei suoi spazi ridotti, recuperati con caparbietà in un palazzo antico che con altrettanta caparbietà è scampato alla distruzione delle mine tedesche dell’estate 1944, i mondi che ti si aprono sono grandi. Sono le storie che l’Archivio dei diari conserva da oltre trent’anni, tessere di un mosaico rappresentate anche nel logo del museo creato dai dotdotdot, tasselli di racconti individuali che compongono una storia collettiva, quella di un popolo, quella di un paese. A fare grande il museo, un flusso di visitatori in costante aumento. Ma anche il modo di fruire le storie con l’interazione che accende vari sensi tenendo viva magicamente l’emozione, delle storie che qua dentro si raccontano e di quelle che ogni visitatore scopre da sé, aprendo ante e cassetti, sfiorando tavoli e oggetti.

Due obiettivi
A fare grande il museo due obiettivi raggiunti che solo pochi mesi fa parevano un miraggio. Il primo: il Piccolo museo ha fatto il suo ingresso nella rete Valtiberina musei della quale fanno parte altre dieci realtà espositive e naturalistiche della Valtiberina, e d’ora in avanti condividerà il suo percorso con compagni di viaggio del valore di Piero della Francesca e Michelangelo Buonarroti, tra gli altri. Come richiesto dalla rete, è stato inserito un biglietto, piccolo anche questo, che sarà uno dei tanti modi per sostenere questa realtà e attivare la memoria. Dal 10 agosto 2016 per entrare al museo (fatte salve le categorie che hanno diritto agli ingressi omaggio) si pagheranno 3 euro di biglietto intero e 2 euro di ridotto e tutti riceveranno il pass della rete che dà automaticamente diritto agli ingressi ridotti in tutti gli altri musei valtiberini. Il secondo: La Regione Toscana ha pubblicato in questi giorni il decreto di riconoscimento dei musei e fra undici domande presentate, solo quattro hanno ottenuto la prestigiosa qualifica di museo di rilevanza regionale. Due di questi sono ubicati in Valtiberina: uno conserva memorie e diari e l’altro una delle più belle opere di Piero della Francesca, che rende Monterchi nota in tutto il mondo con la sua Madonna del Parto. Ma c’è un terzo obiettivo che si realizza questa estate. Grazie alla disponibilità di un gruppo di volontari il Piccolo museo resterà aperto ogni mattina dal lunedì al venerdì (9.30-12.30) e tutti i pomeriggi dalle 15.00 alle 18.00, fine settimana compresi.