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Avorio, candidata sindaco PD: "Rivedere l'uso degli spazi del centro islamico"

Politica
Umbertide 16/04/2018 - 16:59

Chi mi conosce sa che non sono brava a dire quello che non penso». Così ha esordito Paola Avorio, docente di 50 anni sposata e con due figlie, ieri sera (giovedì 12 aprile) nella sala del Centro san Francesco dove si è presentata ufficialmente alla città come candidata a sindaco. «Non mi sentirete promettere cose impossibili da realizzare per un amministrazione comunale, anche se questo dovesse costare consenso elettorale in un periodo in cui a volte si vuole credere a tutto invece di guardare alla realtà e lavorare insieme per migliorarla – ha aggiunto – un’ amministrazione comunale può lavorare per ridurre la pressione fiscale e può farlo a cominciare dalla Tari dove il relativo servizio di igiene urbana dovrà subire modifiche e miglioramenti. Una amministrazione comunale deve e può pretendere il rispetto delle regole di tutti coloro che vivono ad Umbertide. Sul centro islamico, del quale molto si è parlato, certamente va ridiscusso e ridefinito l’utilizzo degli spazi nel rispetto della legge. Ad Umbertide non può esistere una moschea e i locali del centro islamico devono servire solo per chi vive ad Umbertide. Va ridefinito il protocollo sottoscritto tra le istituzioni, i cittadini devono essere protagonisti, devono conoscere ed essere consapevoli: laddove non c’è chiarezza si alimenta la paura e la confusione. Un’ amministrazione comunale deve e può aiutare le forze dell’ordine e di polizia locale a pattugliare meglio tutto il suo territorio e cacciare dalle sue piazze chi spaccia e chi ruba.

Paola Avorio, candidata a sindaco del Pd di Umbertide