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Elezioni politiche, Rifondazione comunista: “Sconfitta pesante”

Politica
Umbria 08/03/2018 - 19:27

La Segreteria Regionale di Rifondazione comunista dell’Umbria, riunitasi per discutere e valutare i risultati delle elezioni politiche, intende innanzitutto rivolgere il proprio ringraziamento alle compagne e ai compagni del partito, ai soggetti politici, sociali e di movimento che hanno dato vita al progetto e alle candidate e ai candidati di Potere al Popolo per la generosità del loro impegno politico e organizzativo.

Anche in Umbria, con le stesse caratteristiche omogenee del paese, il risultato di Potere al Popolo è stato negativo. Siamo stati sicuramente protagonisti di una campagna elettorale difficile, ma la sconfitta è pesante. Non siamo riusciti a far emergere in maniera chiara le nostre proposte politiche di cambiamento per la fuoriuscita dalla crisi.

Il risultato delle elezioni ci consegna un quadro in cui i dati più eclatanti sono rappresentati dal consenso di massa verso il M5S e la Lega, dalla sconfitta del PD di Renzi e più in generale della classe dirigente del centrosinistra e dello stesso Berlusconi, dall'irrilevanza politica ed elettorale della sinistra. Si apre una nuova fase della politica italiana, una fase in cui alla crisi sociale si somma la crisi di sistema.

Anche nella nostra regione, una regione massacrata da crisi, disoccupazione, precarietà e nuove povertà, il Pd renziano, partito che più si è identificato con le politiche di austerità e con la governabilità, è stato fortemente ridimensionato. In Umbria, come nel paese, i veri vincitori delle elezioni sono la Lega, all'interno della coalizione di centrodestra, e il M5S, individuati come gli strumenti più efficaci per il cambiamento. Non è stata la sinistra, in tutte le sue forme, a incarnare questa richiesta di rottura.

In questo senso il percorso intrapreso con la lista Potere al Popolo può e deve allargarsi ulteriormente. Per noi si è trattato e si tratta dell'avvio possibile di una proposta coerente con quanto il nostro partito ha prodotto negli ultimi anni in termini di discontinuità politica e sul terreno del conflitto e delle pratiche sociali. Soprattutto l'entusiasmo, le esperienze e le energie di partiti, movimenti e singoli che hanno aderito ad un progetto chiaramente antiliberista e anticapitalista non vanno dispersi, anzi vanno rafforzati e valorizzati per coinvolgere anche nuove compagne e nuovi compagni di viaggio.