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Esclusiva, Rifondazione al PD di Bocci: "Non siamo interessati alla riedezione del centrosinistra"

Politica
Umbria 09/01/2019 - 16:53

In eslusiva per altoteverenotizie la lettera che Rifondazione comunista dell'Umbria ha inviato al PD Umbro a seguito dell'invito all'assamblea regionale dei democratici umbri di sabato scorso.

Caro Segretario, ti rivolgiamo innanzitutto un sentito ringraziamento per l'invito che ci hai rivolto. Anche se non possiamo essere presenti ci teniamo ad augurare buon lavoro a te e a tutte e a tutti i presenti all'assemblea. Ti inviamo questa breve lettera che speriamo possa essere letta dalla presidenza in cui sono presenti le questioni che riteniamo fondamentali rispetto all'attualità politica e che avremmo condiviso con l'assemblea. Per quanto riguarda la dimensione europea l'elemento politico che più ci preoccupa è rappresentato dall'avanzata delle destre nazionaliste e xenofobe. Esattamente come in Italia, paese in cui il governo Lega M5S, proprio con la manovra finanziaria recentemente approvata, certifica che il presunto “governo del cambiamento” cambia poco e a volte pure in peggio come dimostra il decreto sicurezza firmato Salvini. Noi pensiamo che il governo vada contrastato senza cedimenti sul piano dei principi e dei valori costituzionali. Se siamo arrivati a doverci confrontare quotidianamente con la disumana agenda politica di Salvini e dei suoi alleati pentastellati abbiamo tutte e tutti responsabilità enormi, ma riteniamo che il PD e i suoi ultimi governi con le misure sul lavoro e con una politica fatta di tagli e di austerità abbiano spianato la strada all'attuale deriva. La stessa che rischiamo nella nostra regione. L’Umbria è infatti attraversata da una crisi pesante e senza precedenti. Il dramma occupazionale, sociale ed economico sta spingendo nella povertà larghe fasce della popolazione. Il vero problema dell'Umbria è il lavoro. Per questo in tutte le occasioni abbiamo proposto di aprire una vertenza Umbria e di dar vita ad un Piano Regionale del Lavoro. Niente da fare. Il governo regionale si è dimostrato completamente subalterno alle logiche nazionali. Anche per questo abbiamo rotto con quello che restava del centrosinistra umbro, lavorando a percorsi unitari della sinistra e sperimentando anche nuove aggregazioni con i settori più avanzati del cattolicesimo democratico. I risultati sono sotto gli occhi di tutti e i casi delle elezioni di Terni ed Umbertide sono lì a dimostrare il consenso di massa verso la Lega, un fenomeno impensabile ma oramai strutturale anche in Umbria con tutte le conseguenze del caso sul piano politico, sociale e culturale. Anche in Umbria le responsabilità del PD, partito che più si è identificato con le politiche di austerità e con la governabilità, sono state e sono pesanti. Noi risultiamo ininfluenti, è stata la Lega ad essere individuata come lo strumento più efficace per il cambiamento. Questo è un problema politico enorme. Per questo riteniamo che si imponga per tutti una riflessione profonda sui percorsi intrapresi e su quelli da intraprendere. Noi stiamo lavorando per metterci a disposizione della costruzione di una nuova proposta politica per l'Umbria, di certo coerente con quanto il nostro partito ha prodotto in termini di discontinuità, una proposta di sinistra, popolare, di cittadinanza, capace di essere inclusiva, larga e plurale. Questo è il nostro impegno: rimettere al centro i contenuti e costruire un nuovo sistema di alleanze. Non ci interessano schemi superati o riedizioni di formule che non esistono più. Cogliamo ancora l'occasione per rivolgere all'amico segretario Gianpiero Bocci e a tutti i partecipanti all'assemblea il nostro miglior augurio di buon lavoro.

Rifondazione comunista dell'Umbria