Rifondazione comunista giudica spregevoli ed insulse le posizioni espresse pubblicamente da alcuni esponenti dell’Amministrazione comunale di Todi in merito alla mancata concessione di patrocinio all’ANPI per le celebrazioni del 25 aprile. Si dà il caso che alle istituzioni pubbliche corra l’obbligo, e non la semplice facoltà, di celebrare le feste ufficiali della Repubblica, che tra queste ci sia la Liberazione dal nazifascismo e che tra le associazioni che vanno obbligatoriamente invitate, oltre ai presidi territoriali di esercito e forze dell’ordine ci sia proprio l’Associazione Nazionale dei Partigiani d’Italia, alla quale è riconosciuta la qualifica di ente morale dal 1945. Inoltre la risposta ad una richiesta di patrocinio è un atto amministrativo e va motivata per iscritto con argomenti che senza ombra di dubbio, non fosse altro per tutelare la dignità di un’istituzione democratica, non possono coincidere con il linguaggio triviale e mortifero adottato da importanti esponenti della maggioranza politica che governa Todi. Sarebbe interessante insomma sapere come si argomenta il mancato riconoscimento da parte del Comune ad una associazione che lo stesso Comune è obbligato per legge ad invitare ad una festività nazionale che è obbligato, sempre per legge, a celebrare. Oscar Monaco, segretario provinciale Prc-SE di Perugia