Tu sei qui

Umbertide cambia: luci ed ombre in Consiglio Comunale

Politica
Umbertide 02/10/2018 - 18:47

Ombre e luci in Consiglio comunale. Bene il Regolamento di Polizia locale, ma il sì alla Moschea da parte della Lega e la violazione del diritto delle minoranze in Consiglio dice che tutto è come prima.

«Noi siamo coerenti - dice il Consigliere di Umbertide cambia Gianni Codovini -, per questo abbiamo votato a favore del nuovo Regolamento di Polizia locale che gli assegna le armi. Era nel nostro programma. La nostra è un’opposizione sul merito delle cose. Lo abbiamo votato e anche perfezionato con alcuni emendamenti, accettati all’unanimità, riguardante le garanzie nei confronti dei minorenni».

Tuttavia, aggiunge Umbertide cambia, «questo è soltanto il presupposto di una politica che non deve essere prettamente securitaria, come purtroppo la maggioranza intende. La sicurezza è lotta al degrado, ricomposizione sociale, attenzione verso le debolezze. Per esempio il controllo di vicinato e le politiche sociale nei confronti del disagio e per chi è al confine della legalità proprio non ci sono».

Un esempio tipico della mancanza di politiche della cittadinanza è, secondo Umbertide cambia, « il rifiuto o la negligenza, non si sa bene, nell’affrontare il Patto di cittadinanza con la comunità islamica, firmato dall’ex sindaco Locchi, ora in maggioranza con la Lega. Infatti il parere legale, sbandierato dalla nuova Amministrazione, e letto in Consiglio, non dice nulla, anzi conferma la legittimità del Centro islamico-Moschea. La storia si rovescia: la Lega delle ruspe adesso difende in punta di diritto il Centro-Moschea. E non fa nulla, appunto, sul controllo».

Un’ultima annotazione sul Consiglio comunale: «le nostre richieste (voto delle minoranze in tutte le Commissione e presenza di tecnici esterni in esse) e dei M5S (introduzione delle Commissioni di controllo e garanzia) volte a stabilire la tutela delle minoranze, sono state bocciate dalla maggioranza di Lega e Umbertide partecipa, come nelle scorse legislature. Siamo nel piano scivoloso della democrazia. Lo sbandierato governo del cambiamento è solo una parola senza realtà. Votano come quelli di prima e sono come quelli di prima».