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Umbertide Cambia: "Serve un nuovo patto di cittadinanza con le comunità straniere"

Politica
Umbertide 13/07/2018 - 09:52

“Non è un fatto marginale quello accaduto ad Umbertide la notte tra martedì e mercoledì scorso. Non lo è perché un uomo è morto. Non lo è perché emblematico di una situazione che va affrontata con decisione, come finora non è mai stato fatto”. Umbertide cambia valuta senza polemiche e pregiudizi l’episodio. Due gli aspetti sui quali agire, spiega il movimento civico in un comunicato. “Primo: è stato ed è un errore chiudere gli occhi di fronte alle diverse forme di illegalità, basta. Secondo: condividere un nuovo patto di cittadinanza con le comunità straniere. Rispetto al primo aspetto occorre dare immediatamente un messaggio forte alla città: lotta ad ogni forma di reato, che sia presenza clandestina, occupazione abusiva degli spazi, spaccio di droga, abusi edilizi, forme di lavoro irregolare. Scopriamo la pentola senza timore di chi troviamo dentro il cambiamento nell’affrontare queste situazioni deve essere netto. Parallelamente all’azione di controllo e repressione occorre mettere in campo strumenti di natura sociale e culturale, utili a prevenire e limitare situazioni di marginalità ed illegalità: spazi abitativi, fondo per l’occupazione di fasce marginali, strumenti a supporto della formazione dei giovani in ambito scolastico, sportivo, culturale, recupero delle aree degradate, ma prima ancora un nuovo patto di cittadinanza con le comunità straniere fondato sulla condivisione delle responsabilità”. “Dal loro interno – sottolinea Gianni Codovini, consigliere comunale di Umbertide cambia - deve nascere l’idea di favorire nuove opportunità così come la possibilità di gestire casi di marginalità. E dal loro interno deve crescere una nuova forma di collaborazione con le istituzioni, siano esse preposte all’ordine pubblico o alla protezione sociale. Questo il significato del Patto di cittadinanza che più volte abbiamo tentato di proporre: diritti e doveri, opportunità e responsabilità. Questa, secondo noi, è la strada della convivenza ed il passaggio verso l’integrazione”.