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Io non sono Lavinia

di FEDERICO SANTI
03/03/2018 - 16:37

No, grazie. Capisco il senso di coloro che lo scrivono e li rispetto sperando che loro rispettino questa mia dissonante opinione.

In un paese che avesse un senso Lavinia dovrebbe cambiare mestiere, non penso di dover spiegare il perché.

In un Paese che avesse un senso un professore che scalasse il Monte Sagro e, davanti al sacrario di Vinca (dove 173 civili furono massacrati dai nazifascisti), ponesse la bandiera di Salò al posto di quella Repubblicana, sarebbe licenziato in tronco.

In un Paese che avesse un senso gli agenti di Polizia che avessero portato da casa coltelli e spranghe per seviziare ignari manifestanti a Bolzaneto, sarebbero stati licenziati in tronco e avrebbero fatto qualche anno di galera.

In un Paese che avesse un senso, un pluricondannato non ci spiegherebbe in TV come risolvere i problemi che Lui stesso ha creato.

Ma è evidente che questo Paese non ha alcun senso e, quindi, Lavinia sarà l'unica a pagare l'immensa cazzata che ha fatto.

Perché in questo paese alcuni non possono mai sbagliare mentre altri esibiscono i propri orrori come un vanto.