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Disastro occupazionale, assunzioni -45,8%

Lavoro
Umbria 25/08/2016 - 11:51

#Lavoro, l'Osservatorio Inps: nei primi 5 mesi 2016 la flessione registrata nella #regione è la più alta d'Italia, la media nazionale è -34%. Ma il saldo tra nuovi avviamenti e cessazioni resta positivo, benché in netta riduzione

L’Umbria prima, ma a rovescio, cioè in negativo, nell’andamento dei nuovi contratto di lavoro attivati nei primi 5 mesi del 2016. Nel periodo gennaio-maggio di quest’anno, infatti, rispetto allo stesso periodo del 2015 i nuovi contratti di lavoro attivati sono scesi del 45,8%, che è il calo più forte tra tutte le regioni italiane (seguono le Marche con -43,4% e l’Abruzzo con -42,1%, mentre la media nazionale segna -34%).

Emerge dall’Osservatorio dell’Inps.

Va detto subito che tuttavia, benché riducendosi rispetto ai primi 5 mesi del 2015, il saldo tra assunzioni e cessazioni nella regione resta positivo perché a scendere, anche se in maniera decisamente minore rispetto al calo delle assunzioni, sono anche le cessazioni.

Questo il quadro: in Umbria, nei primi 5 mesi del 2015, c’erano stati 28mila 172 nuovi rapporti di lavoro e 21mila 205 cessazioni, per un saldo positivo di 6mila 967 posto di lavoro. Nei primi 5 mesi, i nuovi contratti di lavoro sono arretrati a 23mila 843 (-4mila 329, che fa appunto -45,8%), mentre le cessazioni sono calate a 19mila 207 (-1.998, -9,4%). Il saldo positivo è quindi sceso da 6mila 967 a 4mila 636.

Occorre vedere ora quanto attribuire di questo rallentamento alla riduzione degli sgravi contributi (nel 2015 lo sgravio dei contributi era totale e valido per 3 anni, mentre nel 2016 in Umbria è del 40% del montante contributivo e valido per due anni) e quanto invece a un’economia che fatica a riprendersi. Si può solo notare come le altre regioni del Centro-Nord, dove la riduzione degli sgravi contributi è uguale a quella dell’Umbria (nelle regioni del Sud, invece, anche per il 2016 vige lo sgravio totale per tre anni), vedano diminuire i nuovi contratti di lavoro assai meno dell’Umbria e questo fa pensare che l’economia umbra stia andando peggio rispetto a quanto avviene nelle altre regioni centrali e settentrionali del Paese. Anche perché, a parte la Toscana, a mostrare indici di appesantimento della ripresa è un po’ tutto il Centro. Insomma, la circoscrizione territoriale vede rallentare la ripresa oltre la media nazionale e l’Umbria, vaso di coccio dell’area, ne risente maggiormente.

Le altre regioni

La realtà del Centronord in cui, sempre nei primi 5 mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo 2014, le assunzioni scendono meno è la Lombardia (-29,2%), seguita dalla Toscana (-32,9%) e dal Veneto (-33,5%). Al Sud, dove come detto è ancora in vigore lo sgravio contributivo totale, la minore flessione delle assunzioni la evidenzia la Basilicata (-29,5%), seguita da Sicilia (-30,2%) e Calabria (-32,3%). La regione del Sud che fa peggio è l’Abruzzo (-42,1%), seguita dalla Sardegna (-38,4%).

tratto da http://www.nuovocorrierenazionale.it/