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Ex Merloni, il Governo risponde a Giulietti e Lodolini

Lo scorso 29 luglio 2016 JP Industries comunicò improvvisamente l’apertura dellamobilità colletiva per centinaia di dipendenti. Come noto, al Ministero si aprì fin da subito un tavolo di confronto con tutti gliinterlocutori interessati al caso: banche, acquirenti, Commissari. Il 2 agosto, a Roma, fu convocato un incontro urgente tra i parlamentarion. Giampiero Giulietti e on. Emanuele Lodolini e il vice ministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova per discutere dellasituazione della JP Industries. I due deputati hanno presentato un’interrogazione al Ministero chiedendo quali iniziative ilGoverno, per quanto di competenza, avrebbe messo in campo affinché l’azienda potesse ritirare immediatamente il provvedimento dimobilità. Giulietti e Lodolini avevano chiesto delucidazioni anche rispetto all’attuazione del piano industriale presentato al momentodell’acquisto dell’allora Antonio Merloni-Ardo e se ci fosse stato un adempimento della JP agli obblighi assunti all’atto dicessione/acquisto stipulato con la procedura di A.S. della Merloni spa. Su questo punto il Ministero ha così risposto: “ Conriferimento al giudizio relativo ala validità del contratto di cessione, occorre precisare che, in accoglimento del ricorsopresentato dagli Istituti Bancari, con sentenza del Tribunale di Ancona del 20.09.2013 è stata dichiarata la nullità del contrattodi cessione del ramo aziendale del 27.12.2011 . […] Per altro verso, come noto, è in fase avanzata, anche in ragionedell’approssimarsi delle scadenza processuali, una trattativa volta a definire i termini di una intesa transattiva che, anche sullascorta del principio di diritto fissato dalla Suprema Corte di Cassazione, renda superflua la prosecuzione del giudizio sullavalidità della cessione dei complessi aziendali facenti capo alla Antonio Merloni spa con il definitivo accertamento della validitàdel contratto di cessione degli assets aziendali da parte di JP Industries spa.”
Il Ministero dello sviluppo economico ha quindi confermato la propria disponibilità aformalizzare un accordo con le regioni Umbria e Marche, allo scopo di promuovere il progetto con risorse finanziarie pubbliche per 24milioni di euro, fatta salva la dimostrazione della disponibilità, da parte dell’acquirente, di ulteriori risorse finanziarie privateper la realizzazione del progetto di sviluppo nel suo complesso. Il Mise è consapevole degli sforzi e degli impegni da assumere percondurre ad un esito positivo la vicenda e pertanto continuerà a seguire con la medesima attenzione l’evolversi della situazione.