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La zona industriale diventa commerciale, ma i cittadini non ne sanno niente

Politica
Città di Castello 24/11/2016 - 13:09

La Giunta comunale sta trasformando la zona industriale in zona commerciale ma evita ogni confronto in merito. Una maggioranza chiusa su se stessa  in cui PD,  PSI e  LA SINISTRA, hanno bocciato la Mozione di CASTELLO CAMBIA di convocare un Consiglio Comunale aperto e la commissione Assetto del Territorio con la partecipazione delle categorie rappresentative del settore Commercio per la verifica della trasformazione della zona industriale in zona commerciale.

Infatti la concentrazione di attività commerciali autorizzate dall'amministrazione sta cambiando la connotazione di quest'area con forti ricadute negative per il commercio, la viabilità e un'ulteriore penalizzazione del centro storico.

Le autorizzazioni concesse e previste ammontano a più di 20.000 mq di attività commerciali che fanno intravedere uno spostamento degli interessi del settore.

Come Castello Cambia riteniamo che la città debba essere coinvolta per convincere  l'amministrazione comunale ad assumere provvedimenti di programmazione che evitino una modificazione caotica di quell'area e sconfiggere l'atteggiamento pilatesco assunto dalla Giunta con la giustificazione che oramai la liberalizzazione e la trasformazione d'uso dei siti industriali dismessi in attività commerciali è una realtà. Questo non giustifica il silenzio, anzi proprio per la modificazione profonda richiede interventi che facilitino la modifica degli accessi e dei parcheggi che evitino il caos già presente in molte ore del giorno in quell'area.

La chiamata in causa da parte del Sindaco delle categorie del commercio che hanno condiviso le scelte e le autorizzazioni concesse ci lasciano perplessi. Vorremmo sapere, visto il silenzio che ha caratterizzato queste vicende se ciò risponde al vero o è ancora una volta un coinvolgimento a loro insaputa delle categorie confindando in un silenzio assenso.

Ai consiglieri di maggioranza che avevano mostrato la possibilità di programmare un percorso condiviso, almeno in apparenza, chiediamo come intendono sviluppare la democrazia del Consiglio visto che si appellano in continuazione alla collaborazione di tutti per il bene comune della città. Oppure se intendano la democrazia come un riecheggiare pappagalesco ai richiami del Sindaco che decide gli argomenti da approvare o bocciare? Ovvero quelli che a seconda di chi li propone possono essere discussi?

CASTELLO CAMBIA denuncia la mancata partecipazione degli addetti ai lavori e della popolazione alla politica cittadina. Una navigazione a vista che non affronta con determinazione quei nodi infrastrutturali e di servizio in grado di garantire lo sviluppo della nostro territorio.