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Liberati/M5S : "Giunta regonale in crisi,si torni in aula"

Politica
Umbria 17/02/2016 - 13:49

Perugia, 17 febbraio 2016 - “È necessario 'un modello di sanità in
grado di rispondere ai bisogni dei cittadini': sembrano, almeno a parole,
intendimenti grillini, con tanto di esplicite critiche rivolte ieri a
Catiuscia Marini dalle componenti moderate del partito democratico,
consiglieri che hanno in particolare accusato la presidente di politiche
connotate da vieta ‘conservazione’ e ‘continuità’”. Così il
capogruppo regionale del Movimento 5 stelle, Andrea Liberati per il quale,
“d’altronde, dopo i famigerati quattro anni di commissariamento Marini,
la caduta a picco del servizio sanitario regionale è certificata da
statistiche incontrovertibili (siamo sotto la Sicilia nei livelli essenziali
di assistenza) oltre alla concreta percezione dell’utenza”.

“Questo è accaduto ieri – continua Liberati -. Oggi si rilanciano le
dimissioni di Luca Barberini, già assessore regionale alla Sanità. E la
crisi diviene allora grave e drammatica, con tanto di espressioni molto
precise all’indirizzo della presidente di Giunta, quali 'Arroganza e
mancanza di ascolto, di idee e di proposte. Scarsa assoluta capacità di
interpretare le esigenze di un cambiamento, di un’innovazione inesistente'.
Questo ha detto Barberini, pochi minuti fa. Come che sia – commenta il
capogruppo pentastellato -, dopo la crisi strisciante avviata da una
Catiuscia Marini sempre più asserragliata nella sua turris eburnea (quando
non è all’estero) totalmente dimentica delle sue origini, oggi umiliata a
causa della sua stessa immensa boria, davvero scollegata dalla realtà della
nostra gente, dopo le ore buttate ieri in un’Assemblea desolantemente
vuota, dopo l’obliterazione di altre sei mozioni e svariate ulteriori
proposte, tutte regolarmente saltate, ora è cruciale capire cosa fare: la
maggioranza deve dire agli umbri se sia in grado di proseguire o meno”.

“Se ancora esiste un governo-regimetto dell’Umbria – sottolinea
Liberati -, il M5S chiede dunque alla presidente dell'Assemblea legislativa,
Donatella Porzi, di convocare al più presto l’Aula, discutendo della crisi
istituzionale in atto nella sua naturale sede, costringendo per una volta
Catiuscia Marini a rispondere. A meno che la medesima – continua - , sua
sponte, non desideri viceversa ascoltare quel che le suggeriscono non
soltanto le ragioni del cuore, ma soprattutto un numero crescente di umbri,
dimettendosi subito da Palazzo Donini e tornando dunque al più presto
laddove questo disastro è iniziato, presso l’ineffabile Legacoop, luogo in
cui dovrebbero restarle tre/quattro gatti pronti ad accoglierla a braccia
aperte. Sappiamo infatti che, con grande contrizione, ella quotidianamente si
domanda: vado o non vado? Forse a causa di tale rovello, costei è tuttora in
aspettativa e non si è ancora dimessa dalla suddetta associazione datoriale,
fruendo di un futuro invidiabile tris pensionistico, tra vitalizi e
trattamenti ordinari. Esecrabile vicenda su cui annunciamo oggi una nuova
interrogazione urgente, la terza dello stesso tipo, convinti che però
stavolta non sarà censurata, così – conclude Liberati - da consentirle di
sciogliere quanto prima l’amletico dubbio: ‘vado o non vado?’ Ma vai.
Vai pure, Catiuscia”.

L'autore

Redazione