Tu sei qui

Mancini e Fiorini/LN propongono mozione per abolire accise sul carburante

Politica
Umbria 08/02/2016 - 17:52

Perugia, 8 febbraio 2016 - I consiglieri regionali Emanuele Fiorini e
Valerio Mancini (Lega Nord) hanno presentato una mozione alla Giunta di
Palazzo Donini affinché “intervenga presso il Governo nazionale chiedendo
l'abolizione delle accise nazionali meno recenti sui carburanti, che hanno
già raggiunto lo scopo per il quale erano state istituite”.
“In Umbria, così come nel resto d'Italia – spiega Fiorini - il costo del
carburante alla pompa, quindi benzina verde e diesel, non è diminuito in
maniera proporzionale ai valori relativi al costo del petrolio al barile che
ormai si attesta intorno ai 30 dollari. Tra l'altro, il costo medio alla
pompa della benzina verde e del diesel in Italia è tra più alti in Europa e
minore solo al prezzo medio praticato in Danimarca, Norvegia e Paesi Bassi.
Questo accade perché sul costo della benzina alla pompa incidono per circa
il 50 percento tutte quelle accise stabilite fin dal 1935 per motivazioni che
ad oggi non trovano più riscontro o utilità. Dalla guerra di Etiopia del
1935 alla missione in Bosnia del 1996, passando per le ricostruzioni dopo il
disastro del Vajont del 1963, l'alluvione di Firenze del 1966, il terremoto
del Belice del 1968 e la guerra in Libano del 1983: sono tutte le accise
ancora vigenti che in Italia fanno impennare il costo della benzina
nonostante il prezzo del petrolio al barile negli ultimi mesi sia sceso sotto
i 30 dollari, attestandosi sui valori minimi registrati da 10 anni a questa
parte”.
“Il totale delle accise – continua Fiorini - ammonta a circa 0,41 euro,
cioè 0,50 euro Iva inclusa ed a tutto questo si somma la cosiddetta imposta
di fabbricazione sui carburanti. Tuttavia, molte delle emergenze per le quali
è stato deciso l'aumento dell'accisa sul carburante sono anacronistiche o
hanno ormai raggiunto il loro scopo, soprattutto quelle determinate prima
degli anni '80. Il costo della benzina incide in maniera determinante non
soltanto nel bilancio delle famiglie e dei singoli cittadini, già gravemente
piegati dalla crisi economica, ma anche nel fatturato di aziende e imprese,
nel settore dei trasporti pubblici e privati e in quello legato
all'agricoltura, nel turismo, i viaggi e in generale in quasi tutte le
realtà economiche”.

L'autore

Redazione