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Moschea ad Umbertide, la Lega ottiene una discussione in commissione sulla sua mozione

Politica
Umbria 04/08/2016 - 17:39

Il consigliere Valerio Mancini (Lega nord) spiega quanto avvenuto ieri in Aula, quando “dopo circa un’ora e mezzo di accesa discussione, l'Assemblea ha deciso di inviare in III Commissione la mozione sulla costruzione del centro islamico”. Mancini propone che siano chiamati in audizione il sindaco di Umbertide, l’imam locale, i rappresentanti delle altre fedi religiose in primis quella cattolica, il prefetto e il questore di Perugia e il comandante provinciale della Guardia di finanza”.

(Acs) Perugia, 3 agosto 2016 - “Nella seduta di ieri l'Assemblea legislativa ha deciso, dopo circa un’ora e mezzo di accesa discussione, di inviare in III Commissione la mia mozione sulla costruzione del centro islamico, con l’intenzione di audire il sindaco di Umbertide Locchi, l’imam locale, i rappresentanti delle altre fedi religiose in primis quella cattolica, il prefetto e il questore di Perugia e il comandante provinciale della Guardia di Finanza, per avere un quadro in termini di sicurezza e di provenienza dei fondi economici utilizzati per la realizzazione della struttura. Richieste più volte evidenziate dai cittadini”. Lo evidenzia il consigliere Valerio Mancini (Lega nord-vicepresidente dell'Assemblea), spiegando che “dopo sei mesi da quando l’atto è stato protocollato, ieri l'Assemblea ha discusso la mozione della Lega Nord, a firma di Mancini e Fiorini, inerente gli interventi della Giunta nei confronti del Governo Nazionale ai fini di una moratoria relativa alla costruzione o all'apertura di nuovi centri islamici e di nuove moschee”.

“Si apre così – spiega Mancini – una pagina importante per l’Umbria, perché una volta acquisite tutte le informazioni necessarie si potrebbe approvare la prima legge regionale che regolamenta, in modo chiaro, tutti gli iter tecnico-giuridici dei centri culturali e di luoghi di culto come si è fatto in Lombardia, superando anche i rilievi mossi dalla Corte Costituzionale. Nell’esporre le mie ragioni – continua – non ho mai contestato l’iter burocratico che ha portato alla costruzione del centro culturale di Umbertide, ma ho più volte sollevato l’evidente e insanabile rottura tra la cittadinanza umbertidese e le amministrazioni comunali Giulietti e Locchi, che non hanno mai interpellato la popolazione su questa vicenda pur avendone gli strumenti. Lo statuto comunale di Umbertide, infatti, prevede proprio la possibilità di indire un referendum consuntivo su alcune materie compresa questa. Non mi ha meravigliato – aggiunge Mancini – l’assenza in aula della presidente Catiuscia Marini durante la trattazione dell’atto, forse era troppo impegnata a comunicare agli umbri la visita a Palazzo Donini dell’Imam di Perugia. Al di là delle posizioni politiche – conclude Valerio Mancini – mi ritengo soddisfatto per il risultato ottenuto con la mozione. Quando la commissione avrà acquisito tutte le informazioni necessarie ci saranno tutti i presupposti per approvare la prima legge regionale chiara nel pieno rispetto dell’articolo 8 della Costituzione Italiana, che investe comunque di doveri la comunità mussulmana. Rivendichiamo altresì con forza il nostro diritto alla sicurezza, al rispetto dell'esposizione dei simboli cristiani nei luoghi pubblici, il diritto a festeggiare le nostre ricorrenze popolari e religiose in ogni ambito pubblico. L'integrazione passa prima dal rispetto doveroso per chi ti accoglie”.