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Umbertide Cambia chiede la costruzione della “ex serra per disabili”

Politica
Umbertide 24/08/2016 - 17:04

«Lo abbiamo detto più volte e in tutte le salse: a forza di focalizzare il discorso su “Mosche sì-Moschea no” perdiamo di vista le conseguenze e le cose da fare concretamente a seguito della costruzione Centro islamico-Moschea.».
Umbertide cambia riporta il discorso pubblico sulla Moschea sul piano della realtà e dell’attività amministrativa: «Ricordiamo che la prima e gravissima conseguenza che ha portato la costruzione della Moschea in quel luogo è stato lo sgombero della struttura cosiddetta “ ex serra comunale”, adibita ad attività socio-ricreativa per persone disabili e svantaggiate. Già questo fatto - afferma il presidente di Umbertide cambia Gianni Codovini - dice tutta la stortura di una procedura amministrativa che ha scelto di depotenziare i diritti dei più deboli, ed esso sarebbe stato fin dall’allora motivo più che sufficiente per impugnarla, se la Giunta del tempo non avesse silenziato la questione Moschea, da noi poi sollevata. Tuttavia, fu prevista nel 2011 e 2012 la possibilità di delocalizzare la “ex serra”. Questa la conseguenza che manca: ancora la struttura, dopo tutto questo tempo, non c’è. Un’enorme inadempienza che aggiunge uno sfregio all’improvvida scelta di costruire proprio lì la Moschea».
I consiglieri di Umbertide cambia, Faloci, Conti e Orazi specificano poi conseguenze e mancanze dell’Amministrazione recente e passata: «Nella logica dell’Amministrazione precedente c’era l’intenzione di valorizzare l’area Madonna del Moro - compresa dunque la Moschea - per reperire le risorse finanziarie utili allo spostamento della “ex serra”, che fu previsto con atti di Giunta (142 e 226/2011) e del Consiglio comunale (10/2012). La valorizzazione per coprire i costi della delocalizzazione ex serra non pare però avvenuta. Infatti, per costruire la nuova struttura di aggregazione per disabili, localizzata in una rata di terreno presso il Parco Pineta (anche questa una scelta non proprio adeguata), è stato previsto un costo di 250.000 euro, che gli ultimi due piani triennali delle opere pubbliche hanno sempre messo come progetto sulla carta, ma mai finanziato ed eseguito. Insomma ci troviamo ora di fronte non solo ad una incauta scelta amministrativa e una promessa mancata che dura da cinque anni, ma ad una questione di onorabilità per chi governa. Sui diritti dei deboli non si fanno sconti. Siamo intransigenti. Chi ha voluto la moschea ora trovi i soldi per la struttura “ex serra”».
Umbertide cambia ipotizza anche una via d’uscita: «Proponiamo una raccolta di firme di cittadini e associazioni del volontariato per rendere subito “cantierabile” entro quest’anno la nuova struttura. Scopriamo la volontà dell’Amministrazione. Poi la Giunta dia una prova di etica pubblica: tagli i suoi costi della politica. I compensi di Sindaco e amministratori sono la bella cifra di 88.932 euro l’anno. Se moltiplichiamo per 5 anni della legislatura la somma arriva a 444,660 euro! I soldi per la ex serra ci sarebbero.»