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"Il Sindaco si attivi per una più equa distribuzione delle risorse destinate alla ex FCU"

51 milioni stanziati dal CIPE destinati alla linea ex FCU per lavori che potrebbero durare fino a 4 anni sono palliativi che difficilmente risolleveranno una ferrovia in stato comatoso. Si tratta infatti di interventi tampone non organici che presupporranno nuove rottura di carico e nuovi disagi per i pendolari. Sembra certo che solo 7 milioni verranno destinati al ripristino della Città di Castello - Umbertide mentre il Ministro Del Rio in una risposta ad un'interrogazione parlamentare dello scorso novembre ha sottolineato che questi fondi saranno destinati solo a 50 chilometri di linea mentre verranno privilegiati interventi sul sistema di controllo marcia e su sistemi di segnalazioni e comunicazioni. Di questi giorni poi la notizia della chiusura del tratto Ponte San Giovanni - Sant'Anna che provocherà, con un'ulteriore rottura di carico, nuovi disagi e ritardi per i pendolari tifernati ed altotiberini diretti nel capoluogo.
Nell'interpellanza depositata in data odierna si chiede al Sindaco di attivarsi per una più congrua somma da destinare al tratto nord della Ferrovia e per avere una tempistica certa sul ripristino; non è infatti accettabile che vengano spesi soldi, tra l'altro con risorse regionali , per il raddoppio e l'elettrificazione del tratto Ponte San Giovanni - Sant'Anna in quanto lavori assolutamente inutili. Vanno invece accelerati al massimo i tempi di ripristino e garantire una totale fruibilità della linea che magari consenta l'utilizzo dei Minuetti , oggi vergognosamente parcheggiati ad Umbertide, nel tratto Sansepolcro - Ponte San Giovanni. Meglio chiudere per qualche mese l'intera linea e riavere in tempi brevi un servizio accettabile che continuare con lavori a macchia di leopardo che comportano chiusure di tratti che rendono fortemente non competitivo il servizio. A meno che non si voglia dolosamente perseguire una linea di azione tesa definitivamente a chiudere il trasporto su ferro in Valtiberina.
I Consiglieri interpellanti Andrea Lignani Marchesani Cesare Sassolini
Al Signor Sindaco di Città di Castello
Oggetto : interpellanza
Città di castello, 15 febbraio 2017
I sottoscritti Consiglieri comunali,
PREMESSO
che sono stati destinati per il ripristino della linea ex FCU 51 milioni da parte del CIPE con Deliberazione del 1^ dicembre 2016
che i lavori che determineranno la chiusura per tre anni della tratta Perugia Ponte San Giovanni - Perugia Sant'Anna provocheranno ulteriori disagi per i cittadini tifernati e valtiberini che utilizzano la ferrovia per recarsi nel Capoluogo regionale
che detti lavori verranno finanziati con ulteriori risorse regionali determinate da un vecchio Accordo di Programma ed ammontano a ben 19 milioni di euro
che è inaccettabile che si perda tempo e denaro per opere inutili come il raddoppio del binario e l'elettrificazione del tratto all'interno del Capoluogo regionale e si trascuri lo stato comatoso dell'intera linea in particolare la parte nord Sansepolcro - Ponte San Giovanni
che il Ministro Del Rio ha ufficialmente dichiarato che ci saranno interventi solo su 50 chilometri di linea e che la maggior parte delle risorse saranno destinate a dispositivi di sicurezza, quali il sistema controllo treno e lavori di segnalazione e comunicazione, tesi ad evitare rallentamenti
che questo modo di procedere a macchia di leopardo determinerà nei prossimi anni nuove rotture di carico e la definitiva perdita della residua competitività del servizio
che solo 7 milioni su 51 verrebbero destinati per il ripristino della linea Città di Castello Umbertide oggi interrotta
che un'armonica manutenzione della tratta nord consentirebbe il riutilizzo dei Minuetti da Sansepolcro a Ponte San Giovanni evitando il deperimento delle stazioni elettriche della linea e lo scempio del parcheggio ad Umbertide di treni costati 21 milioni di euro
INTERPELLA LA S.V.
sulla necessità di trattare presso le sedi competente una somma maggiore da destinare alla linea Sansepolcro - Ponte San Giovanni per riottenere un servizio privo di rotture di carico e rallentamenti
sulla necessità di avere un cronoprogramma certo degli interventi
sull'opportunità di una provvisoria e breve chiusura totale della linea al fine di riavere in tempi certi un tratto omogeneo e competitivo nei tempi di percorrenza per i pendolari tifernati e valtiberini
I Consiglieri intepellanti
Andrea Lignani Marchesani - Cesare Sassolini