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L'Anpi di Perugia ricorda il 20 giugno

Attualità
Umbria 20/06/2018 - 12:28

Per Perugia fu una esplosione di festa di popolo la repressione e la brutalità vissuta nel ventennio fascista finalmente era spezzata e la libertà diventava un urlo di gioia. A 74 anni da quel giorno, siamo non solo a ricordare ma a vivere oggi come allora un giorno di apertura di una nuova era che dobbiamo volere piena di possibilità, di diritti da consolidare e richieste di risposte nuove a nuovi bisogni. La Resistenza e la Liberazione sono il racconto di una storia individuale e collettiva, storia di libertà sognate ed ottenute con la forza delle idee, con l’ unità dell’azione , con il coraggio delle scelte, con il diritto all’ utopia, con la concretezza della ragione, la bellezza della solidarietà, la logica del diritto e la ricerca della pace fu una storia che si materializzò in una nella lotta altruistica e trovò il suo apice quando venne codificata nella Carta Costituzionale. Oggi a 74 anni da quei giorni viviamo un tempo pericoloso, un tempo in cui si allontanano dal nostro vissuto quotidiano le immagini della fatica del lavoro, del valore del ruolo degli operai e dei loro diritti, oggi si continua a morire per lavorare e la precarietà è divenuta una terribile e devastante prassi . Si dice a torto che l’ utopia non è più un motore utile all’emancipazione e alla ricerca di nuovi diritti mentre la solidarietà troppo spesso è sostituita dall’individualismo e la ragione rischia di smarrirsi quando si teorizza che per esportare la democrazia e portare la pace nel mondo serve la guerra. Oggi è attraverso la storia della Resistenza, che è la sorgente che alimenta il fiume della memoria a cui attingere valori ed insegnamenti, che possiamo costruire un presente ed un futuro migliori, oggi come allora ci sono brigate di resistenti disposti a realizzare quel progetto rivoluzionario che è la nostra Costituzione democratica e antifascista. Oggi come allora siamo chiamati all’ unità , a scegliere da che parte stare, siamo chiamati vigilare ed a consolidare una cultura laica, solidale, pacifista e soprattutto antifascista. Il fascismo non si esprime solo con gesti e simboli pericolosi legati all’oscuro passato regime ma ogni scelta che limiti la partecipazione dei cittadini alla organizzazione del paese , ogni volta che arretrano i diritti, si inseriscono elementi che accentuano i disagi sociali e l’impoverimento economico e culturale della società e si rende fertile il terreno di coltura per l’attecchimento di richieste e di risposte semplificative a temi complessi , per l’ attecchimento di una sub-cultura carica di elementi riduttivi egoistici e prevaricatori tipici del fascismo. Oggi come allora dobbiamo festeggiare ed impegnarci tutti insieme, ognuno per la propria parte, alla realizzazione piena della Costituzione, della bellezza luminosa della pace della libertà e della democrazia . Ora e sempre Resistenza