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Bocconi killer, la denuncia di Sassolini

Attualità
Città di Castello 19/02/2017 - 18:18

Secondo i dati riportati da Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), nel 2016 sono stati, in Italia, circa 23500 le segnalazioni di cani avvelenati, di questi il 30 % è morto. Un numero altissimo che è aumentato di circa 5700 casi rispetto al 2015. La stessa Aidaa, inoltre, segnala che solamente nel mese di gennaio 2017 le segnalazioni sono state circa 600. Se nel territorio comunale di Città di Castello i casi di animali morti a causa di polpette avvelenate sono apparentemente sporadiche, anche perchè spesso non documentate, preoccupano, maggiormente, le sempre più frequenti segnalazioni del ritrovamento di bocconi "killer". Quando, un anno fa, proposi di trattare l'argomento in consiglio comunale, lanciando l'idea di premiare con cento euro chi avesse aiutato le forze dell'ordine ad individuare queste persone che si divertono a contaminare parchi pubblici, ma anche zone private, con miscugli di carne e veleno, o vetro e chiodi, molti Tifernati approvarono la proposta.

Un "premio" simbolico, irrisorio, ma che potrebbe essere stimolo ed un incipit anche per l'amministrazione comunale per combattere, insieme, questo gravissimo e scellerato reato che mette a rischio la vita di cani e gatti, ma che può nuocere anche alla salute dei nostri bambini. Esattamente un anno fa, a fine febbraio 2016, molti proprietari di cani si incontrarono lungo al percorso verde del Fiume Tevere in un "Mob Dog" per protestare contro questi atti vili a seguito di un triste episodio che vide protagonista una coppia di cani, di cui la femmina perse la cucciolata. La lotta dei tifernati e dei loro amici a quattro zampe ha avuto una forte eco in tutto il centro Italia. In questi mesi le segnalazioni non si sono bloccate, a volte fondate, altre meno. Le ultime sono arrivate da Piosina, frazione già altre volte finita sotto i riflettori per episodi del genere.

Già a suo tempo il Comandante della Polizia Municipale osservò che serve grande attenzione nel frequentare aree e spazi pubblici, ma anche nei giardini privati: pare, infatti, che esche siano state gettate anche all'interno di recinti.

Per risolvere questa triste situazione, potrebbe ulteriormente degenerare, è fondamentale la collaborazione dei cittadini e riteniamo anche dell'amministrazione comunale.

Cesare Sassolini, capogruppo Forza Italia