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Città di Castello: denunciate due coppie di nomadi

Cronaca
Città di Castello 08/10/2015 - 10:06

Ai fini anche di una opportuna condivisione con persone anziane e quindi più facilmente aggredibili, si pone in evidenza l’attività investigativa che ha portato all’individuazione del modus operandi di alcune nomadi che si sono rese responsabili nel mese di agosto di diversi furti nella zona tra Citerna e Pistrino.

Protagoniste due donne nomadi di origine rumena, tradite dalla fretta di vendere l’oro ed i monili rubati. Nei giorni a cavallo di Ferragosto avevano compiuto alcuni furti in zone più o meno isolate o disabitate per il periodo estivo, nella campagna Altotiberina. Credendo di portare a termine con facilità l’ennesimo colpo, si erano introdotte in un’abitazione occupata da una persona anziana, che senza particolari precauzioni, aveva aperto loro il portone di casa. Mentre una delle due intratteneva l’anziana donna, l’altra frugava all’interno dell’appartamento portando via oggetti e monili d’oro. Compiuto il furto, si dileguavano precipitosamente facendo perdere le loro tracce. La Polizia di Città di Castello, chiamata ad intervenire dalla derubata, dava immediatamente seguito alle prime attività d’indagine. Il modus operandi e la presenza delle due donne, costante in alcuni furti perpetrati in zona, indirizzavano l’attività degli investigatori verso il mondo dei nomadi. Le prolungate ricerche e l’attività investigativa producevano i risultati sperati. Infatti, pochi giorni dopo, una coppia di nomadi cercava di vendere parte del bottino ad un compro oro di Assisi.

Non volendo fornire generalità ed alcun documento d’identità, il titolare rifiutava l’acquisto. Della tentava vendita ne venivano a conoscenza i poliziotti del Commissariato di Città di Castello, che con la collaborazione di altri Commissariati avevano allargato gli accertamenti anche ad altre zone della provincia. La conseguente attività investigativa permetteva di risalire all’identità di una delle due donne autrici del furto. C.P. di anni 28 originaria della Romania, senza fissa dimora ed attualmente detenuta presso il carcere di Firenze per analoghi reati. La stessa veniva denunciata, in concorso con altre tre persone, per il reato di furto in abitazione.

Prossimamente questo Ufficio avvierà, di intesa con la Curia Vescovile, degli incontri che si svolgeranno al termine delle funzioni religiose, nel corso dei quali si forniranno alle persone anziane indicazioni utili a prevenire la realizzazione di furti ai loro danni.