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Un nuovo capolavoro arriva ad arricchire la sezione “Calchi delle opere di Michelangelo”

Cultura
Caprese Michelangelo 08/04/2018 - 17:14

A distanza di pochi mesi ( l’ultimo in ordine di tempo è dell’ottobre scorso) un nuovo capolavoro arriva ad arricchire la sezione “Calchi delle opere di Michelangelo” all’interno del Museo Michelangiolesco. L’opera, posizionata al piano terra della casa natale del grande artista rappresenta il Bacco, una delle pochissime statue di Michelangelo a soggetto profano, e fu realizzata durante il primo soggiorno romano dell’artista, verso il 1496. Il manufatto è stato realizzato e donato dallo studio Cervietti Franco & C. specializzato nella lavorazione del marmo e nella copia di sculture classiche. Lo studio, che ha più volte realizzato riproduzioni delle sculture di Michelangelo fra cui Mosè, Pietà, Schiavo Morente David e Bacco, collabora con diversi artisti contemporanei come Botero, Mitorai, Nichi de Saint Phalle, Folon, Vangi, Finotti, Marc Quinn, Marcello Tommasi, Jeff Koons,Luigi Ontani e Gina Lollobrigida. “ La collaborazione con l’Amministrazione di Caprese Michelangelo” ha dichiarato Cervietti “ mi ha regalato una doppia gioia : da una parte poter lavorare su uno dei calchi primari presenti in questo Museo e dall’altro di poter vedere esposta in un luogo così suggestivo una delle mie opere”. “Questa nuova donazione va ad arricchire ed impreziosire il nostro patrimonio artistico e rappresenta un altro importante tassello nello sviluppo della nostra realtà museale che ospita materiale di grande pregio e valore, come dimostrano i numerosi prestiti che ci vengono richiesti. Ultimo in ordine di tempo quello del calco del Cristo risorto e del Prigione ribelle che si trovano oggi esposti a Forli all’interno della mostra “L’Eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio”, ammirabile ai Musei di San Domenico fino al 17 giugno. “ dichiara l’assessore Baccanelli. Replica la vicesindaco Alessandra Dori: “Sempre più e in più modi vogliamo celebrare il nome del grande artista che a Caprese ha avuto i natali e per farlo abbiamo inteso promuovere iniziative specifiche ma anche individuare e dare impulso ad un piano complessivo di sviluppo e rilancio della nostra realtà museale. Riteniamo infatti che la suggestione del luogo, i suoi contenuti artistici e i ritrovati spazi rendano questa realtà museale ricca di prospettive di sviluppo nel territorio valtiberino e non solo”.