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Caos rifiuti in Umbria, Liberati: "Serve una commissione d'inchiesta"

Il capogruppo umbro del M5S richiederà con atto ufficiale la costituzione di una Commissione d’Inchiesta sui rifiuti
Ambiente e territorio
Umbria 28/10/2015 - 11:48

“Il caso Gesenu, l’interdittiva antimafia; ancora le discariche e la loro grave e reiterata criticità ambientale; l’attrattività criminale di alcuni impianti, i conflitti di interesse, i muti intrecci tra politica e affari. Lo diciamo da tempo: è necessaria una superiore presa di coscienza da parte della classe dirigente della Regione Umbria di fronte a un simile fallimento”: lo afferma il capogruppo del Movimento 5 stelle nell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Andrea Liberati. “Ecco perché – spiega - nelle prossime ore il M5S richiederà con atto ufficiale la costituzione di una Commissione d’Inchiesta sui rifiuti, ai sensi dell’articolo 36 del Regolamento Interno. Sono trascorsi 15 anni dalla costituzione di analogo organismo in seno al Consiglio regionale, una Commissione d’inchiesta all’epoca presieduta da Carlo Ripa di Meana sui famigerati inceneritori: ebbene, dopo tre lustri, nulla sembra essere cambiato in Umbria. Infatti, oggi come allora, il business dei rifiuti continua a passare ben sopra le teste dei cittadini; sono quegli stessi cittadini che profumatamente pagano un servizio assai carente, oggetto di ripetute indagini da parte della Magistratura, fino alla clamorosa svolta di queste settimane: è tardi, ma è forse ancora possibile far luce su questa scandalosa situazione, adottando sin da subito politiche finalmente virtuose, sostenibili e a buon mercato, ripubblicizzando il servizio, così come il M5S sostiene da anni. Accade invece l’esatto opposto. Gli esiti – conclude Liberati - sono sotto gli occhi di tutti”.