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Energia,Seconda Commissione : dibattito su geotermia nella piana dell'Alfina

Ambiente e territorio
Umbria 08/02/2016 - 18:01

Perugia, 8 febbraio 2016 - “La Giunta regionale ricerchi un ulteriore
livello di condivisione tra istituzioni locali, cittadini e società
proponente per la realizzazione del progetto pilota per lo sfruttamento
dell'energia geotermica nella Piana dell'Alfina”. È la base su cui verrà
sostanzialmente incentrata la proposta di risoluzione che la Seconda
Commissione, presieduta da Eros Brega, si è impegnata a votare nella
riunione della prossima settimana.
Il lavoro di approfondimento della mozione sottoscritta da tutti i capigruppo
consiliari (“Progetto per la realizzazione di impianti geotermici pilota
nella Piana dell'Alfina. Adesione della Giunta regionale al documento di
Amministrazioni comunali dell'Umbria e del Lazio recante contrarietà a tale
realizzazione, adozione da parte della Giunta regionale di conseguenti
iniziative”) era stato deciso dall'Aula di Palazzo Cesaroni lo scorso primo
dicembre. La questione è stata al centro di diverse audizioni della
Commissione: una con i comitati dei cittadini e i sindaci dell'orvietano
(http://goo.gl/dzDl07 [1]), un'altra con l'azienda che ha presentato il
progetto
dell'impianto (http://goo.gl/ax2p3m [2]) ed infine con i tecnici della Giunta
regionale sul contenuto del progetto (http://goo.gl/frIrPO [3])
Il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, in apertura di seduta
ha chiesto di approfondire una lettera firmata dal presidente
dell'associazione lago di Bolsena (capofila delle associazioni
ambientaliste), Piero Bruni, indirizzata al Mise e per conoscenza ai
presidenti delle Regioni Umbria e Lazio, ai presidenti e membri delle
Commissioni Ambiente ed ai Procuratori della Repubblica di Roma e Terni, il
cui contenuto riguarda la strutturazione, la forma societaria, le specifiche
esperienze della società proponente.
Interventi:
CLAUDIO RICCI (Ricci presidente): “L'auspicio è che la Giunta regionale
assuma le proprie determinazioni dopo aver acquisito tutti gli elementi
tecnico-politici emersi dall'Assemblea legislativa. Dal documento tecnico
emerge che la 'riflessione' su questa questione va avanti da oltre quattro
anni, un periodo nel quale già doveva esserci una determinazione. Nella
situazione attuale dobbiamo chiedere alla Giunta di dare luogo ad una nuova
fase di concertazione tra le parti interessate per verificare la possibilità
di raccordare le diverse posizioni dei soggetti interessati. Del resto si
tratta di progetti che è possibile portare a termine solo attraverso una
condivisione con le comunità locali”.
EMANUELE FIORINI (Lega nord): “Il mio continua ad essere un no convinto ad
impianti geotermici nella Piana dell'Alfina. L'Enel ha deciso di chiudere i
pozzi per problemi di microsismicità. La società proponente deve avere
rispetto delle istituzioni e dei cittadini”.
ANDREA LIBERATI (Movimento 5 Stelle): “Problemi nella Piana dell'Alfina si
sono già verificati in passato con Enel. È necessaria un'istruttoria più
approfondita da parte degli uffici della Regione. Non è vero, come ci è
stato qui raccontato, che l'iter per le concessioni è nazionale, per
impianti pilota come quello in questione c'è bisogno di una precisa intesa
con la Regione interessata. Dobbiamo capire bene a chi vengono assegnate le
concessioni”.
RAFFAELE NEVI (Forza Italia): “Noi siamo chiamati a prendere atto del
parere tecnico firmato dai dirigenti regionali. Per quanto attiene alla
questione politica è chiaro che va ascoltata la contrarietà dei sindaci del
territorio. Pertanto sottoscrivo quanto proposto da Ricci, vale a dire che la
Regione deve cercare il modo di far confrontare nuovamente le parti
interessate alla questione. Si tratta comunque di una questione che va avanti
dal 2011 e bisognava risolverla sicuramente prima”.
SILVANO ROMETTI (Socialisti e Riformisti): “Il futuro dell'energia si basa
sullo slogan: 'più risparmi e più rinnovabili”. Rispetto all'intervento
in questione, i tempi non li ha determinati la Regione, ma il ministero. Oggi
non possiamo prescindere dall'istruttoria presente, ministeriale e regionale.
Mi preoccupa tuttavia il clima sociale attuale, non solo per quanto attiene
ai comitati, ma soprattutto delle Amministrazioni comunali interessate.
Dobbiamo richiamare la Giunta a ricercare un ulteriore livello di
condivisione del progetto”.
SERGIO DE VINCENZI (Ricci presidente): “La Commissione deve approfondire
alcune affermazioni riportate nella missiva a firma del presidente
dell'associazione 'lago di Bolsena'. Mi preoccupa l'accanimento e l'arroganza
mostrata da rappresentanti dell'azienda. Noi siamo chiamati a dare risposte
ai cittadini. Quando si vanno a toccare le componenti naturali c'è bisogno
del principio di precauzione”.
GIANFRANCO CHIACCHIERONI (Partito democratico): “La governance della
questione sociale emersa sulla questione è della massima importanza. Serve
una posizione di riflessione e presa d'atto del lavoro fin qui svolto. Vanno
approfondite le posizioni del territorio. Dobbiamo essere rispettosi delle
opinioni delle comunità e delle istituzioni locali. È necessario comunque
anche il rispetto delle competenze, tecniche e politiche”.
ANDREA SMACCHI (Pd): “La mozione unitaria presentata a dicembre in Aula
esprimeva parere negativo sulla realizzazione del progetto aderendo, quindi,
alla indicazione dei sindaci. Oggi serve quindi coerenza da parte di tutti.
Di fatto abbiamo già espresso il nostro parere”.
GIACOMO LEONELLI (Partito democratico): “La mozione è nata per evidenziare
il problema. Gli approfondimenti al documento, richiesti dall'Aula miravano
ad ascoltare con attenzione azienda e comitati. Oggi siamo indubbiamente più
edotti sulla vicenda”.

L'autore

Redazione