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PD: “No a emergenza rifiuti in Umbria, ma Perugia e Orvieto facciano la loro parte”

Ambiente e territorio
Città di Castello 02/01/2019 - 14:30

Il Partito Democratico di Città di Castello, resta convinto, che la serietà politica e correttezza amministrativa, debbano essere il faro che guida le scelte di ogni amministrazione.

Attraverso un Ordine del giorno, recentemente approvato in modo unanime, con grande generosità, abbiamo scritto e sottoposto alla condivisione di tutti i gruppi consiliari, la disponibilità di Città di Castello, ad accogliere, per 2 mesi 8000 tonnellate di rifiuti nella discarica di Belladanza, rifiuti provenienti da altri territori.

Le condizioni non negoziabili contenute nell’ODG, erano che anche il Comune di Orvieto facesse lo stesso, che la discarica di Borgo Giglione, gestita da chi oggi è in emergenza rifiuti (Comune di Perugia), potesse ripartire un volta messa a norma, al fine di riprendere i quantitativi oggi distribuiti fuori ambito, agli stessi costi compresi i trasporti.

Di queste condizioni, solo il conferimento a Belladanza coincide con gli impegni presi. Resta ancora da verificare la generosità delle Crete di Orvieto, e la realizzazione dei lavori di adeguamento per Borgo Giglionedi Perugia.

Quindi, l’Auri, ha il compito ed il dovere, di convincere Orvieto e Perugia a fare la sua parte. Inoltre sollecitiamo il gestore Tsa a recuperare sui ritardi, non comprensibili, per la definizione del progetto di adeguamento della discarica, destinata a ricevere i rifiuti di quei comuni che oggi rischiano di lasciarli per strada.

Non vogliamo emergenza rifiuti in Umbria, ma Città di Castello, non sarà mai la discarica di altri territori.

Per tempo e con saggezza, abbiamo deciso di ampliare la discarica a Città di Castello, per finanziare, attraverso un piano industriale quindicinale, la realizzazione degli impianti, oggi in fase di avviamento.

Quindi, anticipare il riempimento della discarica, perché altri comuni, non differenziano, o non hanno impianti, o non gestiscono in base al piano regionale dei rifiuti, ci pare oltremodo ingiusto per i cittadini dell’ambito nord dell’Umbria, oltre che costringerci a rinegoziane e rimodulare il nostro piano industriale.

Siamo responsabili e generosi, ma abbiamo dato.