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Approvato il nuovo Regolamento di edilizia residenziale sociale pubblica

Diritti
Umbertide 16/12/2018 - 22:00
Il Consiglio comunale di Umbertide nella seduta del 13 dicembre ha dato il via libera definitivo al nuovo Regolamento di edilizia residenziale sociale pubblica, già approvato dalla Giunta.
Saranno riconosciuti due punti ai nuclei familiari residenti nel Comune di Umbertide da almeno 15 anni consecutivi (e non più 10 come precedentemente stabilito) alla data di emanazione del bando.
Alle donne sole o con figli a carico inserite in un progetto personalizzato di uscita dalla violenza entro i programmi attuati dai Servizi a ciò dedicati, in particolare Centro Antiviolenza e Casa Protetta ad indirizzo segreto verrà attribuito un punto.
Spetteranno due punti anche alle famiglie in cui l’unico percettore di reddito, nell’anno antecedente la data di emanazione del bando, abbia perduto il lavoro in determinate circostanze, come ad esempio: licenziamento (escluso quello per giusta causa, per giustificato motivo soggettivo o per mancato superamento del periodo di prova e per dimissioni volontarie non connesse a causa di crisi aziendale); termine del contratto di lavoro a tempo determinato; collocamento in mobilità o in cassa integrazione per più di tre mesi; sopravvenuta grave malattia invalidante (che dovrà essere opportunamente documentata); decesso.
Un punto verrà conferito anche alle persone sole a seguito di separazione omologata, divorzio e disoccupate; ai nuclei familiari formati alla data di pubblicazione del bando da un’unica persona con più di 65 anni; alle famiglie che vedono la presenza di una persona con grave disabilità motoria, certificata da struttura pubblica, che occupi un alloggio non accessibile per la presenza di barriere architettoniche non eliminabili.
“Abbiamo aggiornato un Regolamento vetusto e superato – afferma il sindaco Luca Carizia - Si tratta di un significativo cambiamento che consentirà di dare risposte concrete soprattutto a chi ha un legame forte con il territorio umbertidese e nei confronti di coloro i quali versano in situazioni di gravi difficoltà sociali. Quello che ci ha spinto ad attuare queste modifiche è stato il buon senso. Ci auguriamo che nel più breve tempo possibile venga rivista anche la legge regionale in materia, al fine di permettere alle persone che hanno realmente bisogno di una casa di poter finalmente ottenere il giusto aiuto”.