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AST, Flamini/Prc Umbria: “Mantenere alta l'attenzione”

Lavoro
Umbria 08/10/2015 - 09:34
Rifondazione comunista dell'Umbria ritiene che le recenti dichiarazioni rilasciate dal management AST sulla volontà da parte della proprietà tedesca di ripristinare un quadro di sostenibilità produttiva ed economica dell'azienda siano slegate dalle circostanze reali che si susseguono in Viale Brin. Del resto lo abbiamo sempre sostenuto: dopo la sigla dell'accordo occorreva rilanciare un'azione saldamente ancorata alla difesa degli elementi strategici fondamentali dell'azienda. Così non è stato ed oggi, sotto il manto di cordiale interlocuzione si annidano incertezze e mancanze che alludono ad un futuro preoccupante. Intanto, le questioni occupazionale e della gestione degli appalti dimostrano che la “razionalizzazione intelligente” inaugurata nel “nuovo corso di relazioni” si sostanzia in una gestione unilaterale delle decisioni. Anche sul tema ambientale si assiste ad una pericolosa sottovalutazione di quegli interventi che in troppi avevano definito come improrogabili. Insomma, ci troviamo di fronte ad una sostanziale chiusura dell’azienda nel merito di scelte strategiche fondamentali che mettono in discussione la capacità produttiva e l’interezza del ciclo industriale. Noi riteniamo che occorra avanzare una nuova iniziativa politica per difendere e rilanciare davvero l’esperienza e la vocazione secolare alla produzione di acciaio. Lo diciamo chiaramente: serve un'azione radicale che sola può invertire un ciclo di nuove relazioni industriali del tutto subalterne all'azienda. Questo è il nostro impegno. Perché si impone ormai una verifica complessiva delle condizioni della fabbrica rispetto all'accordo: una verifica che né il Governo né la Regione Umbria si stanno impegnando a fissare. In effetti la Regione continua a non giocar alcun ruolo, Renzi si dimostra completamente sottomesso alle decisioni della multinazionale ed incapace di sviluppare una politica industriale degna di questo nome. Riteniamo che la città e i lavoratori dell’ AST TK meritino ben altro che sterili passerelle atte a illudere l’opinione pubblica di buoni propositi, mentre pezzo dopo pezzo viene meno l’integrità produttiva, occupazionale e strategica di un'eccellenza industriale che fa di questo paese uno dei migliori produttori di acciaio di qualità nel mondo.
 
Enrico Flamini
Segretario Regionale Prc Umbria