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Baldicchi: "La Buona Scuola di Renzi è come l'Italicum"

Politica
Città di Castello 15/05/2015 - 15:15

Con il Piano “Buona scuola”  del Pd gli insegnanti saranno segnati dai capricci del preside-podestà. I docenti nuovi assunti saranno vincolati a contratti triennali alla fine dei quali dovranno ricominciare la rincorsa ad un posto da pietire al preside-podestà a prescindere dal merito, dai titoli e dalla preparazione. I docenti di ruolo, anche anziani, potranno essere privati della cattedra e destinati ad una delle 13 mansioni previste dall’autonomia scolastica. Se chiederanno il trasferimento per qualsiasi motivo dovranno anche loro ricominciare la corsa al posto a prescindere dall’anzianità e dai titoli. Non esisterà più la stabilità di sede e gli insegnanti saranno gli unici a non avere più la titolarità del posto di lavoro. Chi avrà a cuore la propria dignità andrà incontro a giorni duri, gli altri tutti a scodinzolare come servi sciocchi dietro il preside che sarà il decisore unico e incontestabile dell’istituto scolastico. Aboliti gli organi collegiali e i loro compiti abituali di controllo e di partecipazione come, per esempio, il piano annuale delle attività scolastiche. Il Piano scuola di Renzi assomiglia all’Italicum, la legge elettorale fortemente pretesa dal premier. Ambedue le leggi prevedono un uomo solo al comando. E questo può entusiasmare solo i pochi che ne beneficeranno non certo la società civile democratica che si ispira alla Costituzione. Per questo noi ci opponiamo anche a partire dall'Umbria. 

Paola Baldicchi

Candidata Consigliera "L'Umbria per un'altra Europa"

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