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Caos FCU, il Comitato Pendolari Altotevere sul piede di guerra
Dopo il coro di critiche che si è elevato da parte dei comuni Altotiberini interessati dalla interruzione della tratta ferroviaria Città di Castello-Umbertide, anche il Comitato Pendolari Altotevere, nella persona del suo presidente Andrea Meniconi, esprime tutta la sua contrarietà per una decisione tanto intempestiva quanto inaspettata. “È dal 2012 -osserva Meniconi- che l’Assessorato ai trasporti della Regione Umbria ha stanziato i necessari fondi per la manutenzione delle tratte più usurate della ex FCU; perché non sono stati utilizzati per tempo quei fondi? Perché si è aspettato tre anni per dare il via ai lavori, costringendo l’azienda a rallentare già da molti mesi i tempi di percorrenza per ragioni di sicurezza?”
Il rappresentante dei pendolari contesta, inoltre, la tempistica scelta per queste operazioni: “Perché decidere di dare il via a questi lavori proprio nel delicato periodo nel quale si riaprono le scuole e i lavoratori tornano ai propri posti di lavoro dopo le ferie estive? Non potevano essere avviati nel mese di agosto, come ad esempio è avvenuto per alcune importanti opere di viabilità eseguite dal Comune di Perugia ed ora in via di ultimazione? Le navette alternative, le rotture di carico e gli inevitabili ritardi che ne deriveranno non faranno che ulteriormente aggravare le condizioni di viaggio dei pendolari e degli studenti dell’Altotevere, da sempre considerate le fasce deboli dell’utenza ferroviaria.
Tutto ciò conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, il dilettantismo e l’approssimazione dei vertici di Umbria Mobilità, che denotano l’assoluta incapacità a governare un bene pubblico di primaria necessità. Da qui a far affossare definitivamente l’azienda il passo è breve”.
Il Presidente del Comitato Pendolari Altotevere
Andrea Meniconi