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Caos FCU, il Comitato Pendolari Altotevere sul piede di guerra

Il presidente Andrea Meniconi esprime tutta la sua contrarietà per una decisione tanto intempestiva quanto inaspettata
Politica
Città di Castello 08/09/2015 - 11:06

Dopo il coro di critiche che si è elevato da parte dei comuni Altotiberini interessati dalla interruzione della tratta ferroviaria Città di Castello-Umbertide, anche il Comitato Pendolari Altotevere, nella persona del suo presidente Andrea Meniconi, esprime tutta la sua contrarietà per una decisione tanto intempestiva quanto inaspettata. “È dal 2012 -osserva Meniconi- che l’Assessorato ai trasporti della Regione Umbria ha stanziato i necessari fondi per la manutenzione delle tratte più usurate della ex FCU; perché non sono stati utilizzati per tempo quei fondi? Perché si è aspettato tre anni per dare il via ai lavori, costringendo l’azienda a rallentare già da molti mesi i tempi di percorrenza per ragioni di sicurezza?”

Il rappresentante dei pendolari contesta, inoltre, la tempistica scelta per queste operazioni: “Perché decidere di dare il via a questi lavori proprio nel delicato periodo nel quale si riaprono le scuole e i lavoratori tornano ai propri posti di lavoro dopo le ferie estive? Non potevano essere avviati nel mese di agosto, come ad esempio è avvenuto per alcune importanti opere di viabilità eseguite dal Comune di Perugia ed ora in via di ultimazione? Le navette alternative, le rotture di carico e gli inevitabili ritardi che ne deriveranno non faranno che ulteriormente aggravare le condizioni di viaggio dei pendolari e degli studenti dell’Altotevere, da sempre considerate le fasce deboli dell’utenza ferroviaria.
Tutto ciò conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, il dilettantismo e l’approssimazione dei vertici di Umbria Mobilità, che denotano l’assoluta incapacità a governare un bene pubblico di primaria necessità. Da qui a far affossare definitivamente l’azienda il passo è breve”.

Il Presidente del Comitato Pendolari Altotevere
  Andrea Meniconi