Non certo per disinteresse ma francamente non era nostra intenzione uscire sulla vicenda Cose di Lana, questo perché nel recente passato a più riprese abbiamo preso posizione, detto con molta trasparenza il nostro pensiero e proposto soluzioni. Dopo aver letto i proclami elettorali (perché di questo si tratta) del Pd locale ci sembra giusto prendere le distanze da messaggi speculativi che lasciano il mondo com'è allontanando sempre più i cittadini dalla politica. Per prima cosa si fa riferimento al sistema bancario che oggi sostiene con garanzie istituzionali i dipendenti di Cose di Lana, dimenticando che si tratta, forse con nomi diversi, dello stesso soggetto che si permette di dettare tagli di costi (tagli sul personale) per avere accesso al credito, il soggetto che ha distrutto la media e piccola impresa territoriale scialacquando prima e chiudendo i rubinetti poi.  Andava ricordato altrimenti si rischia di Santificare chi si ripulisce il viso con opere di bene tardive. Secondo, chi  viene politicamente osannato  è lo stesso soggetto che tardivamente ha smosso i livelli superiori (Regionali e Provinciali) senza per altro cercare di capire le esigenze e le volontà del territorio per poi tentare di condizionare le mosse successive. Riteniamo inaccettabile che gli ammortizzatori (di qualsiasi tipo e che non sono altro che soldi già accantonati nei vari istituti grazie al sudore di quelli che oggi se li vedono negare) siano definiti speranza riacquisita grazie a qualcuno. Per noi la speranza sta diventando sinonimo di dignità e nel nostro lessico la dignità sta sempre vicina alla parola lavoro. Quindi invitiamo le Istituzioni e le forze politiche a non usare il termine lavoro solo come slogan elettorale perché questo a noi che queste cose le viviamo dalla trincea quotidianamente  fa più male del problema stesso.

Rifondazione Comunista Sansepolcro