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Liberati: "Regione assente alle conferenze di servizio su Thyssen e inceneritori"

Politica
Umbria 27/08/2015 - 23:05

CECCHINI RISPONDE: “A NOI SPETTA LA V.I.A"“La Regione Umbria è assente da almeno quattro anni ai tavoli interistituzionali su Thyssen Krupp e inceneritori, nonostante si registrino numerose e gravissime criticità ambientali e sanitarie nel ternano, riscontrabili sia in città che in diverse aree rurali, con una pesante contaminazione di aria, suoli, acque e alimenti, certificata da Arpa e Asl”: questo il punto focale di una interrogazione urgente con risposta in Commissione, che il capogruppo del Movimento 5 stelle Andrea Liberati ha rivolto all'assessore Fernanda Cecchini, chiedendo anche provvedimenti nei confronti dei dirigenti della Regione “assenti ingiustificati” alle conferenze dei servizi.

 “Le conferenze dei servizi per il rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali – ha risposto l'assessore – prevedono che spetti alla Regione il coordinamento con il procedimento di VIA (Valutazione impatto ambientale) ed è con questo atto che la Regione si esprime in merito ai diversi aspetti ambientali, fermo restando che l'esito della Via è elemento indispensabile e condizionante la stessa Aia. Ciò sottintende la piena partecipazione regionale ai procedimenti in questione e la non essenzialità della presenza in sede di conferenza dei servizi. Inoltre – ha aggiunto Cecchini – la titolarità della funzione autorizzativa in questione spetta alla Provincia, anche se con la legge regionale 10 di quest'anno torna ad essere regionale, ma siamo in corso di riacquisizione. È chiaro che la qualità della vita nel ternano è quantomai all'attenzione della Giunta regionale”.

Liberati si è dichiarato “insoddisfatto” della risposta ricevuta, perché “l'assenza della massima istituzione ha sicuramente agevolato la svendita e il saccheggio dei nostri beni comuni a vantaggio delle multinazionali di turno. Allora la nuova Aia – ha aggiunto – non si può concedere, poiché non vengono garantiti gli standard ambientali, come certificato dalla presenza di nichel e cromo e contaminazioni da Pcd, queste ultime certamente riconducibili all'incenerimento. In ogni caso – ha concluso – il Movimento 5 stelle effettuerà nei giorni 1 e 4 settembre prossimi un presidio a Terni per impedire che vengano conferiti ulteriori rifiuti e per lo stop all'inceneritore”.