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Nasce “Possiamo” per costruire l’alternativa insieme a L’Altra Europa Umbria

Politica
Umbria 02/04/2015 - 20:45

Nel contesto macroeconomico nazionale, pur declinante, negli ultimi quindici anni l’Umbria ha continuato a perdere colpi.

PIL pro capite Regioni Centro (Italia = 100)

  1995 2000 2005 2010 2012
Umbria 99 98 95 92 91
Toscana 107 109 108 108 109
Marche 101 101 101 101 100
Lazio 115 114 120 115 113

Fonte: ISTAT – Dati regionali PIL

In compenso, L’Umbria è la regione italiana in cui, tra il 2009 e il 2012, è aumentato di più il reddito disponibile (+3,7%): la crescita è dovuta principalmente all’aumento delle prestazioni sociali, uguale a quello della Calabria e inferiore solo a quello della Basilicata.

Nonostante ciò, l’indice di povertà relativa nel 2013 ha toccato il 10,9% della popolazione, segnando in termini negativi la distanza tra tutte le regioni del Nord e del Centro (Toscana 4,8%, Marche 8,4%, Lazio 8,5%).

E’ evidente che il modello umbro ha bisogno di un cambiamento significativo. Tuttavia la necessità di questo cambiamento viene negata dalla Presidente Marini, che rivendica anzi la continuità con la sua “buona amministrazione”.  Nessuna discontinuità è rivendicata dal PD, tra “Leopolde” e piani programmatici della Regione che vengono rinviati al mittente, vuoi dalla Commissione Europea, come è successo con il Piano rurale, vuoi dal Governo, per il Piano del Paesaggio.

In realtà, quello che non sta funzionando, anche a livello nazionale, è la pretesa di una crescita senza diritti, o addirittura a scapito dei diritti, tenendo i cittadini lontani dalla partecipazione alle decisioni che incidono sulla loro vita e sulla loro speranza di futuro: il reddito, il lavoro, la salute, la qualità e l’universalità della formazione scolastica per i loro figli, la salubrità dell’ambiente, la godibilità di un territorio sottratto alla perenne minaccia della cementificazione e dell’inquinamento chimico, la vivibilità degli aggregati urbani, l’accessibilità, la disponibilità del trasporto pubblico. La legge elettorale regionale, mortificando fino all’incostituzionalità la possibilità dei cittadini di essere adeguatamente rappresentati, li allontana ancora di più dai luoghi delle decisioni, aprendo la strada alle determinazioni di pochi a favore di pochi che ora è di moda chiamare “governabilità”. Non a caso questa legge, come quella in discussione a livello nazionale, è frutto di accordi (non nuovi, ma perfino più espliciti che in passato) tra il PD e la destra.

L’associazione “Possiamo” nasce per contribuire a una proposta di governo dell’Umbria che sia davvero nell’interesse di tutti noi, cittadini che non intendono venire meno ai doveri, ma neanche rinunciare ai diritti, che qualificano una comunità regionale. Cittadini che, con umiltà e altrettanta determinazione, cercano risposte ai loro bisogni in una sinistra nuova, come avviene in altri paesi europei, e perfino in alcune regioni italiane. E che si mettono a disposizione di un progetto politico, che anche in Umbria pretende di farsi subito coalizione elettorale, sulla base di punti programmatici condivisi con le forze che a quell’Altra Europa hanno già guardato e continuano a guardare.

Pagina Facebook: Possiamo

Per informazioni e adesioni: umbriapossiamo@gmail.com