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«No al deposito cauzionale di Umbra Acque»

A dirlo è il segretario regionale di Rifondazione comunista dell'Umbria Enrico Flamini. Si riapre la questione
Politica
Umbria 10/10/2015 - 11:34
Umbria Acque, in applicazione delle decisioni dell'AEEGSI che hanno annullato quelle degli Ati 1 e 2, ha reso noto nelle ultime bollette che applicherà il deposito cauzionale per gli utenti finali che non abbiano provveduto alla domiciliazione bancaria, postale o su carta di credito della bolletta, escludendo tuttavia coloro che fruiscono di agevolazioni tariffarie idriche di carattere sociale. Insomma, ci risiamo. Mentre l'unico adeguamento necessario sarebbe l'applicazione dei risultati del Referendum sulla ripublicizzazione dell'acqua, le cittadine e i cittadini, anche se hanno sempre pagato, soprattutto pensionati o comunque a basso reddito, precari e disoccupati che non possono permettersi una domiciliazione bancaria per il pagamento delle bollette, si vedranno applicare una misura che li considera sostanzialmente degli evasori in via preventiva. E le banche esultano. Per questo, ancora una volta, in tutte le sedi istituzionali dove siamo presenti ci opporremo a questo provvedimento e dichiariamo da subito il sostegno a quelle associazioni che intenderanno proseguire la battaglia. Perchè se ci sono problemi legati alla gestione o sul risanamento dei servizi, i costi non possono essere scaricati sui cittadini, tanto meno su quelli più in difficoltà.
 
Enrico Flamini
Segretario Regionale Prc Umbria