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«Non è improbabile l'annullamento delle elezioni regionali»

Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati punta il dito contro la legge elettorale regionale
Politica
Umbria 10/10/2015 - 11:31

“Cosa è accaduto alle ultime elezioni regionali? Che con poco più del 30 per cento il PD ha ottenuto ben 12 consiglieri su 21, dopo le ultime dal TAR, il M5S, con circa il 15 per cento ha invece avuto appena 2 eletti: è giusto? È corretto?” Così il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati che ricorda come nella scorsa legislatura sia stata “votata una legge elettorale tale da alterare pesantemente la competizione democratica, mutilando le opposizioni. Per questo motivo – ricorda - la predetta normativa è stata oggetto di ferme prese di posizione da parte di grandi firme della carta stampata e di politologi indiscussi”.

Per Liberati “si tratta tuttavia solo dell'ultimo di molti episodi non meno gravi, che fanno un sistema: quello di un apparato avvitato su se stesso, con un solo partito al comando grazie a un'amplificazione platealmente indecorosa del numero degli eletti, contro qualsiasi principio costituzionale. Una legge elettorale che fa gridare allo scandalo oggi più di ieri, e non solo da parte del Movimento 5 Stelle, ma di tutti coloro che hanno a cuore la libertà politica che nasce da un'autentica democrazia dell'alternanza”. 

“È altresì evidente – aggiunge il capogruppo pentastellato - come, mentre gli umbri attendono impazientemente che il giudice delle leggi valuti la conformità alla Carta di queste regole elettorali, stiano frattanto montando molteplici controversie giudiziarie: oggi registriamo un'interpretazione del Tar che è l'esatto opposto di quanto voluto finora dalla Corte di Appello e dal Ministero degli Interni. Regole distorte e un groviglio da legulei – ammonisce Liberati - che meriterebbero ipso facto l'annullamento delle elezioni, esito comunque auspicabile e non più così improbabile, a piena tutela della democrazia e dei diritti di tutti i cittadini”.

“Il Movimento 5 Stelle dell'Umbria – assicura Liberati - sarà conseguente: in questo caos non voteremo la nuova proclamazione degli eletti, così come già peraltro avevamo fatto il 3 settembre scorso. Non ci convince l'esegesi giuridico-amministrativa di una legge spudoratamente incomprensibile. D'altra parte – conclude - la nostra forza incarna il fortissimo disagio civico e politico della comunità umbra a fronte di un governo lontanissimo dai cittadini e dalle regole democratiche, giunta figlia dell'assoluta opacità di questa legge elettorale”.