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Nuovo centro commerciale a Garavelle: interpellanza di Castello Cambia

Politica
Città di Castello 29/01/2019 - 21:43

Il progetto di un centro commerciale a Garavelle di Città di Castello è
stato al centro di un interpellanza del gruppo Castello Cambia durante il
consiglio comunale di lunedì 21 gennaio 2019. “Una cubatura enorme,
vicino ad un torrente importante e in un punto di viabilità critica” ha
detto Vincenzo Bucci, capogruppo di Castello Cambia, “sarebbero
ragioni  sufficienti a chiedersi perché sia stata individuata una struttura degli
anni Sessanta appartenente ad una ditta, la Grifo Latte, che si è
trasferita a Fossato di Vico, ha licenziato la manodopera locale ed ha
rivenduto gli stabili a prezzo di mercato senza ricadute sul territorio.
Perché la Regione e il comune hanno favorito questi processi senza
reclamare un confronto con l’azienda per chiedere investimenti o un
punto  vendita? Quale motivazione ha indotto questa amministrazione a
favorire  quella che appare, anche in seguito all’esame in Commissione Assetto
del  Territorio, un’eventuale speculazione edilizia?”. Rossella Cestini,
assessore all’Urbanistica, ha detto che “Dal punto di vista urbanistico
l’area è sempre stata considerata produttiva, anche nel prg vigente. La
Regione dell’Umbria ha censito la zona come sito industriale dismesso,
che  come tale soggiace a particolari agevolazioni, tra cui un ampliamento
dell’area degli standard, verde e parcheggi quindi, non della cubatura.
Marinofamercato ha presentato un progetto con demolizione
dell’immobile   esistente e nuovo edificio, che comporta una variante al prg. Vista la
complessità, l’istanza dei proprietari ha richiesto una conferenza di
servizi preliminare su un progetto di massima. La proprietà dovrà
presentare una richiesta al Suape ma il consiglio comunale deve
esprimersi  su tutto il procedimento per la variante. Se dirà di no tutto si ferma.
E’ stata convocata la commissione assetto del territorio e in quella seda
l’organismo ha ritenuto di chiedere il parere della Soprintendenza e
quindi riconvocarsi”. Gaetano Zucchini, capogruppo del Pd, ha detto
che  “la questione apparterrà al dibattito in consiglio comunale: c’è il
centro Garavelle, il problema viario. I passi compiuti finora sono stati
corretti ed è tutto in divenire. La questione GrifoLatte travalica il senso
del dibattito: è stato scelto l’immobile perché come altri appartiene
alla categoria dei siti industriali dismessi, la questione GrifoLatte è
pluridecennale. Ma evitiamo di parlare di speculazione e riportiamo in
consiglio le determinazioni giuste per operare nel rispetto del bene
comune”. Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha detto che “il
dibattito mi rinfranca. La proposta ha un punto di forza, sanando una
situazione di degrado alle porte della città. Il Marinofamercato sarebbe
grande come il Cross. E’ grandissimo. Sarebbe l’ennesimo centro
commerciale ad anello e porterebbe più conseguenze negative che
positive.
Marinofamercato vende di tutto per la casa. Bisogna fare attenzione
nella  scelta, l’assessore mi è sembrato sensibile. Parlare di speculazione
edilizia non deve essere un tabù”. Il sindaco Luciano Bacchetta ha
concluso dicendo che “in consiglio comunale la pratica ci verrà per
ampliare i parcheggi e potremmo bocciare solo quelli. Non possiamo
imputare  all’imprenditore che ha rilevato l’immobile la storia di GrifoLatte che
risale a decenni fa. Si tratta di un recupero non di una speculazione.
Speriamo che la Soprintendenza metta i suoi paletti ma rimaniamo
nella  realtà”. Marcello Rigucci, capogruppo della Lega, ha detto “se si parla
di speculazione, la zona industriale lo è. L’area è minore del Cross e
non intervenire significa lasciarlo nel degrado.  Se servono a
recuperare  strutture abbandonate, ben vengano i progetti. Potremmo chiedere di
migliorare la viabilità”. Bucci ha replicato dicendo che “è necessario
riflettere sulla storia della Colat, acquistata da Grifo Latte dato che ha
venduto a Marinofamercato. Servirà al consiglio comunale per
decidere.  Speriamo che sia un recupero reale”. L’assessore Cestini ha concluso
dicendo che “il prg non può essere modificato, la previsione della zona
rimane. Il soggetto ha il diritto di presentare un progetto con un 15% in
più di parcheggi e verde, portiamo in consiglio comunale questa
variante.  La cubatura ce l’ha e la può usare”.