Tu sei qui

Referendum costituzionale, sondaggi: è avanti il no

Politica
Italia 03/09/2016 - 12:39

Il tridente toscano Renzi Boschi Verdini sa bene che la possibilità di perdere è alta

Torniamo alle intenzioni di voto per ilreferendum confermativo che, presumibilmente, si terrà a novembre 2016. I dati sono stati raccolti da Winpoll – Scenari politici per Huffington Post. Vengono misurate l’affluenza prevista al referendum costituzionale e il rapporto di forze fra il fronte del Sì e quello del No. prima domanda dei sondaggi elettorali sul referendum costituzionale è: “A novembre gli italiani saranno chiamati alle urne per il referendum confermativo sulla riforma costituzionale. Lei…”.

Notiamo come la quota di indecisi è in diminuzione di un punto percentuale rispetto alla precedente rilevazione, mentre l’affluenza “sicura” sale di due punti percentuali. Basandoci su questi dati, l’affluenza da aspettarsi difficilmente sarà superiore al 60%, probabilmente graviterà intorno a quota 55%. Una brutta notizia per Matteo Renzi, visto che con un’affluenza così bassa ci sono poche speranze per il Sì di farcela, considerando che il No ha un potenziale di almeno 15 milioni di voti.

affl-ref-1024x677

Sondaggi politici elettorali (31 agosto 2016): referendum costituzionale, No avanti di 8 punti percentuali sul Sì. Ma Renzi ha messo le mani avanti

“E come voterà?”. Il trend è chiaro: più gli italiani si informano sui contenuti della riforma costituzionale, più il No prende il largo, staccando di ben 8 punti percentuali il Sì. In quest’ottica, rimandare il referendum il più possibile – come sta facendo Renzi – potrebbe essere persino controproducente per il Pd.

idv-ref-1024x677

L’ìmpressione è che la vittoria del No sia quasi scontata (del resto tutte le forze politiche sono a favore del No, a parte il Partito Democratico, a sua volta spaccato in fronde contrarie alla riforma della Boschi). Anche Renzi sembra esserne consapevole e ha messo le mani avanti: prima del 2018 non si voterà, come del resta avevamo anticipato in un post dello scorso luglio.

Facciamoci dunque poche illusioni: il No probabilmente vincerà, ma i vecchi partiti politici sono già pronti all’arrocco, con un governo di scopo che traghetterà la legislatura attuale fino al 2018 e una legge elettorale che impedisca la vittoria del M5S.