È tornata in campo a distanza di soli 42 giorni da quando ha dato alla luce la piccola Diletta, nata lo scorso 4 gennaio. Ma l’ultima partita da lei disputata risaliva al 4 giugno 2014, cioè a quello spareggio casalingo dei play-off incredibilmente perso in casa per 2-3 dalla Gecom Security Perugia (la squadra in cui militava) per opera della Volalto Caserta, con le umbre in vantaggio per 14-10 al tie-break e superate per 14-16. Da allora, la schiacciatrice Silvia Tosti – 34 anni il prossimo 22 aprile – era divenuta la grande assente (più che giustificata) dalle platee della B1 femminile. Rientro in bazzica con la maglia della Top Quality Group San Giustino domenica 15 febbraio, in occasione del vittorioso derby contro la Zambelli Orvieto; due ingressi veloci in altrettanti cambi nel secondo e nel terzo set, ma già questa può essere considerata una grande impresa. Che effetto ha fatto ritornare sul taraflex? “Se vogliamo, un effetto persino strano – risponde Silvia – perché non ero abituata a partire dalla panchina e perché c’è ancora molto da lavorare. Certamente, è stato molto bello e posso finalmente di nuovo allenarmi e divertirmi in un contesto nel quale mi trovo perfettamente a mio agio”. Le tue attuali condizioni fisiche dopo nemmeno 20 giorni dalla ripresa dell’attività? “Martedì scorso ho ricominciato anche a saltare e pian piano dovrò recuperare forza ed esplosività”. A quando una Silvia Tosti in grado di poter dire la sua? “Non sono ancora in grado di prevederlo, anche se ce la metterò tutta per tornare in forma prima possibile”. Se quella contro Bologna era stata la vittoria del carattere, il 3-1 rifilato all’Orvieto è stato la dimostrazione della maturità acquista dalla squadra. Condividi questa opinione? “Dico soltanto che ho visto nelle mie compagne una gran voglia di vincere e che quando vai su tutti i palloni vuol dire che sei più squadra del solito. A muro e in difesa si costruiscono molto spesso le vittorie; le due centrali sono state molto brave, ma per aggiudicarsi una partita come quella di domenica scorsa occorreva una gran prestazione corale e noi l’abbiamo fornita, ovviamente con Mirka Francia sempre una spanna sopra tutte”. La Top Quality di adesso è in grado di ambire a prestigiosi traguardi? “Una volta messe alle spalle Pesaro e Orvieto, il calendario è sulla carta più favorevole a noi; con la giusta determinazione e con la consapevolezza nei nostri mezzi ce la possiamo fare. Avendo purtroppo perso terreno in avvio di stagione, oggi ci troviamo a 10 punti di distanza dalla zona play-off: sono tanti e stanno a dimostrare che oramai non dipenderà soltanto da noi, per cui dobbiamo procedere senza intoppi e sperare che chi ci sta davanti compia qualche passo falso. E allora, una partita per volta: non poniamo limiti alla provvidenza, ma attenzione a tutte le avversarie, perché si sono rafforzate e nessuna vuol mollare, compresa quell’Ostia che andremo ad affrontare domenica prossima”. Con te presente, la squadra può guadagnare anche in ricezione, un fondamentale sul quale il gruppo sta comunque cercando di migliorare. “Infatti, contro l’Orvieto mi sono beccata subito un ace – dice ironicamente Silvia in conclusione – ma, a parte le battute, se comincia a funzionare anche la ricezione …è fatta!”.