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Lo Stato sta tradendo se stesso

di Guido Decenti
20/02/2015 - 11:11

Verranno presi provvedimenti disciplinari, e non solo, nei confronti degli agenti che hanno scritto commenti tutt'altro che umani riguardo all'ennesimo suicidio di un detenuto in carcere. Il ragionamento è semplice. Capita spesso on line di leggere commenti agghiaccianti, per qualunquismo e violenza, riguardo ogni fatto di cronaca nera, meglio se connesso anche con l'immigrazione. Di questi nessuno viene perseguito per eccesso d'odio o d'ignoranza o per mancanza di umanità perchè il tutto rientra giustamente, e per fortuna, sotto la voce "libertà di pensiero e di parola", diritto che la democraticità del nostro Stato sembra ancora riuscire a garantirci (almeno formalmente). Allora perchè mai gli agenti della polizia penitenziaria vengono perseguiti?
La risposta è semplice:sono dipendenti dello Stato e in quanto tali non possono rappresentare le istituzioni da cui dipendono nel modo in cui hanno fatto. Lo Stato non può permettere che tra i suoi ci sia qualche mela marcia che istighi a comportamenti antisociali. Sono d'accordo, e fin qui il ragionamento mi sembra più che lineare. Il passaggio controverso però c'è ed è evidenziabile dal seguente sillogismo: Lo Stato è garanzia della legalità e non può compiere nè incitare atti disumani e degradanti,ovvero torture, nei confronti dell'individuo. Stipare le persone in locali dove hanno a disposizione meno metri quadri dei maiali destinati al macello è un atto contro i più elementari diritti dell'individuo. Conclusione: lo Stato sta tecnicamente tradendo se stesso, lo Stato è un criminale. Nello specifico non solo i detenuti versano in pessime condizioni, ma anche chi lavora all'interno delle carceri soffre per la totale mancanza di legalità nel proprio posto di lavoro. Questa sofferenza si può tradurre in alienazione che, notoriamente, a sua volta, conduce l'uomo alla bestialità. Si potrebbe persino arrivare ad affermare che il comportamento degli agenti della polizia penitenziaria si stato totalmente in linea con quella che è la considerazione che lo Stato mostra di avere verso i suoi detenuti. Finchè l'ipocrisia degli Orlando o Renzi sulla situazione prevarrà sul diritto e sui diritti e finchè lo Stato, evidentemente in fallo sulla legalità, non deciderà di fare un passo indietro adottando provvedimenti strutturali quali amnistia e indulto, notizie del genere, sebbene appositamente oscurate da ogni mezzo d'informazione tranne che da Radio Radicale, saranno all'ordine del giorno. Bisogna agire prima che l'alienazione, malattia molto contagiosa, diventi la normalità.

“Non fatemi vedere i vostri palazzi ma le vostre carceri perché è da esse che si misura il grado di civiltà di una nazione”. Voltaire​