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Uffici postali: il tar del lazio sospende la chiusura fino al prossimo 26 maggio

Cronaca
Umbria 04/11/2015 - 16:02

Anche il Tar del Lazio ha sospeso i provvedimenti di chiusura dei dieci uffici postali umbri interessati dal piano di riorganizzazione di Poste Italiane.  I ricorsi riguardavano gli uffici postali di  S.Egidio a Perugia, Annifo e Capodacqua nel comune di Foligno, Collazzone, Castel Ritaldi, Villastrada di Castiglione del Lago, Capitone di Narni, Sugano di Orvieto e Meelezzole di Montecchio. Riconoscendo che le questioni dedotte dalle amministrazioni ricorrenti (Comuni e Regione) necessitino di un  migliore approfondimento nella più idonea sede di merito,  il Tar del Lazio ha così sospeso tutti i provvedimenti fino al prossimo 26 maggio, giorno in cui è stata fissata l’udienza per la discussione nel merito.  Molto soddisfatti l’assessore regionale Antonio Bartolini ed il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti,  visto che “dopo il Tar dell’Umbria, anche quello del Lazio ha riconosciuto che esistono elementi da approfondire nel merito e questi pronunciamenti indubbiamente ci aiutano nel lavoro che stiamo contemporaneamente portando avanti  insieme al Governo nazionale per modificare il Piano di Poste Italiane. Si tratta di una decisione importante ed apprezzabile – hanno  aggiunto Bartolini e De Rebotti - che consentirà di mantenere operativi i servizi finora erogati in attesa della decisione dei giudici amministrativi. Ciò concorre a mantenere un clima positivo attorno alla definizione di scelte così importanti per molti cittadini umbri e per l’intera comunità regionale. Un clima che, anche grazie alla posizione assunta in merito dalla Regione Umbria e Anci Umbria,  ha concorso alla riapertura della trattativa al ministero e ad un nuovo confronto tra Poste e Regioni.  Così come ci hanno confermato proprio nei giorni scorsi gli on. Sereni e Verini, - hanno sottolineato Bartolini e De Rebotti - il Governo, attraverso il sottosegretario Giacomelli, sta lavorando  al nuovo Contratto di Servizio con Poste Italiane dove si dovrebbero aprire possibili margini di negoziazione con gli enti territoriali chiamati a fare rete e ad avanzare, entro il 31 marzo prossimo,  proposte aggiuntive che possano potenziare l’offerta complessiva dei servizi in specifici ambiti territoriali, anche al fine di valorizzare la capillarità degli uffici postali, dalla prenotazione Cup al pagamento del bollo auto,  alle imprese, alle pubbliche amministrazione, potenziando le caratteristiche di alcuni uffici, soprattutto quelli ubicati in ambiti  disagiati e con scarsa densità abitativa, come veri e propri uffici di prossimità. E gli uffici Postali per i quali il Tar del Lazio ha concesso la sospensiva rientrano proprio in questo ambito”.