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Grande distribuzione: sabato anche in Umbria c’è il “fuori tutti”

Lavoro
Umbria 06/11/2015 - 19:22

Si avvicina il giorno del “fuori tutti”: sabato 7 novembre sarà sciopero nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici della grande distribuzione e anche in Umbria saranno in centinaia ad incrociare le braccia per difendere il contratto e i propri diritti.

A 22 mesi dalla scadenza del Ccnl della distribuzione cooperativa e di fronte al rifiuto di Federdistribuzione di corrispondere gli incrementi salariali, mentre altre imprese (quelle aderenti a Confcommercio) hanno già rinnovato il contratto, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil denunciano una situazione per i lavoratori che è ormai intollerabile. Tanti più che a bloccare il rinnovo dei contratti sono gruppi commerciali e cooperative che hanno una grande redditività.

I sindacati dicono fermamente no alla richiesta delle controparti di aumentare la produttività attraverso il taglio delle retribuzioni, all’annullamento degli scatti di anzianità, alla negazione del passaggio dal 5° al 4° livello, all’eliminazione di 32 ore di permesso retribuito, alla sterilizzazione di 13esima e 14esima ai fini del calcolo del TFR, al ritorno alle 40 ore di lavoro con una maggiore flessibilità gestita unilateralmente dalle aziende, alla decorrenza del contratto dal 2016 al 2018, facendo perdere salario ai dipendenti.

Le segreterie provinciali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil di Perugia da giorni sono impegnate in una massiccia attività di assemblee sindacali che si sono tenute in tutti i negozi della provincia, da nord a sud, da Perugia a Città di Castello, a Spoleto, senza dimenticare piccoli negozi di piccole comunità come possono essere Norcia o Corbara. Solo per quello che riguarda il settore della Distribuzione Cooperativa, le assemblee sono state più di 40 e altrettante per la Grande Distribuzione Organizzata.

Grande partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori anche a Terni, dove lo sciopero di sabato sarà accompagnato da un presidio di lavoratrici e lavoratori sotto la prefettura dalle ore 10.00 alle 12.00. Una delegazione unitaria dei sindacati consegnerà al prefetto un documento per far arrivare al governo le ragioni della protesta.