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In viaggio sul treno con la droga

Cronaca
Umbria 27/11/2015 - 10:53

Conclusa, dai poliziotti della Sezione Criminalità Diffusa della Squadra Mobile di Perugia, una brillante operazione di Polizia Giudiziaria nell’ambito del contrasto al traffico di sostanze stupefacenti. Nello specifico, nel corso di un ordinario servizio di prevenzione e repressione del fenomeno in narrativa, con particolare riferimento all’immissione, sul territorio perugino, di droga proveniente dal sud attraverso l’impiego di corrieri-ovulatori, è stata effettuata un’attenta e meticolosa osservazione delle principali tratte stradali e ferroviarie, alla ricerca di soggetti noti o comunque sospettati di essere attivi in questo settore. Quando gli agenti , a Ponte San Giovanni, sono saliti su un convoglio ferroviario proveniente da Roma e diretto in città, hanno immediatamente notato un soggetto dall’atteggiamento e dal fare sospetto. Si tratta di A.W., tunisino del 1988, con diversi alias e diversi precedenti di polizia e giudiziari in Italia, irregolare sul territorio nazionale, il quale, a seguito della sua identificazione, mostrandosi in un particolare stato di agitazione, ben consapevole che a breve sarebbe stato perquisito, ha spontaneamente dichiarato di trasportare, nel cavo rettale, della sostanza stupefacente diretta a Perugia. Immediata la perquisizione e l’accompagnamento del soggetto in ospedale a Perugia per gli accertamenti del caso, volti non solo a verificare quanto da lui dichiarato ma soprattutto per tutelare l’incolumità del soggetto in ordine alle possibili conseguenza dell’ingerimento o occultamento di stupefacenti nell’organismo. Prima ancora di eseguire gli accertamenti sanitari, il fermato provvedeva spontaneamente all’evacuazione , dal cavo rettale, di quanto occultato: si tratta di due involucri termosaldati contenenti sostanza poi accertata essere “eroina” per 60 grammi circa. Appurato, attraverso successivi esami radiografici, che nell’organismo del tunisino non vi fossero altri corpi estranei, lo stesso veniva accompagnato in Questura per la formalizzazione del suo arresto in flagranza di reato per detenzione, ai fini di spaccio, di sostanze stupefacenti. L’arrestato, d’intesa con il Pubblico Ministero di turno, veniva poi accompagnato a Capanne. Diversi i suoi trascorsi di polizia, sempre legati agli stupefacenti e tutti in Umbria: nel 2011 viene tratto in arresto in flagranza di reato ai sensi dell’art. 73 del DPR. 309 del 1990, nel 2012 sottoposto a fermo di indiziato di delitto per lo stesso reato, e nel 2013 sottoposto a custodia cautelare per droga e per morte o lesioni come conseguenza di altro reato; è di quest’anno, infine, una segnalazione amministrativa ai sensi dell’art. 75 del DPR. 309 del 1990.