Tu sei qui

Le opposizioni chiedono le dimissioni del Sindaco Fratini

Politica
San Giustino 23/11/2017 - 14:44

DISPOSITIVO DELL’ORDINE DEL GIORNO CHE VERRA' DISCUSSO IN CONSIGLIO COMUNALE IL 29.11.17 ALLE 21,00

Messa ai voti del Consiglio:

1) la censura del comportamento di Sindaco e Giunta per aver nell’occasione sprecato risorse pubbliche con la spesa per un legale e soprattutto per aver cercato con tale comportamento di tacitare l’informazione a mezzo stampa e la legittima critica politica peraltro di fronte ad una situazione di ”mancanza di manutenzione ordinaria”;

2) la richiesta al Sindaco di dimettersi immediatamente, assumendosi peraltro la responsabilità delle sue dichiarazioni, alla luce dei fatti e documenti esposti.

Presentato da Consiglieri del Gruppo “Cittadini per cambiare San Giustino” Avv. Luciana Veschi, Dott. Pierluigi Leonardi e Avv. Vincenzo Iellamo (allegato documento protocollato in Consiglio al n.17824 del 21.11.17). 

......... 

Il tutto prende le mosse da un fatto accaduto il 7 giugno 2017 in classe 1A della Scuola Media di San Giustino Capoluogo.

La notizia, diffusa anche tra la gente, è che un’anta di una finestra era pericolante e aveva dovuto essere sistemata per non cadere.

Alcuni organi d’informazione riportano la notizia, dando risalto all’evento, anche – ma non solo – a seguito di un nostro comunicato che recita:

“La manutenzione delle nostre scuole non può attendere che l’amministrazione sangiustinese la inserisca tra le priorità. Oggi è stata evitata una tragedia grazie alla prontezza di uno studente che si è accorto che stava cadendo una finestra (..)”.

Il Sindaco esercita il suo diritto di replica e afferma che «non vi è stata alcuna tragedia scongiurata» e che "vi è stata solo la necessità di intervenire per riparare una stecca di un’anta di una finestra. Questa non è caduta. Appena hanno avvisato il Comune del problema, sono subito intervenute le squadre operative ed è stata sistemata, dopo averla tolta dal telaio”.

La vicenda sembrava essersi chiusa qui.

Invece il Sindaco, 20 giorni dopo, porta all’approvazione della Giunta una sua nota in cui dichiara: 1) di aver riscontrato “la presenza on line in alcuni quotidiani e comunicati web di messaggi denigratori e diffamatori dell’Amministrazione Comunale inerenti ingiustificata polemica sulla pericolosità degli stabili scolastici con conseguente esposizione a pericolo mortale per gli studenti”; 2) di ritenere tali inserzioni false, in quanto attribuenti all’Amministrazione “precisi fatti privi di ogni fondamento”; 3) di ritenere tali inserzioni “un ineludibile danno all’immagine dell’intera Amministrazione del Comune di San Giustino”; 4) di ritenere esplicitamente tale comportamento un “reato di diffamazione” (ovviamente a mezzo stampa; 5) che l’Amministrazione “intende intraprendere ogni iniziativa utile alla tutela dell’onore, del decoro, della dignità e dell’immagine del Comune di San Giustino”; 5) che si “rende necessario, a tal fine, procedere alla nomina di un legale che attivi ogni azione necessaria”.

La Giunta Comunale a ranghi completi e con voti unanimi un mese dopo approva la nomina del legale e la spesa necessaria (€.1.500,00 oltre ad iva).

Gli atti successivi conseguenti sono coperti dal segreto istruttorio, anche se, come Consiglieri Comunali, ne siamo a conoscenza, essendo in possesso di copia della relativa documentazione ottenuta con formale richiesta di accesso agli atti.

A questo punto, comunque, raccolto tutto il materiale necessario ed esaminate le risultanze documentali abbiamo deciso di presentare l’O.d.G. di cui si è detto.

Ne spieghiamo i motivi.

In primo luogo dobbiamo dire che per l’azione legale eventualmente connessa alla richiesta contenuta nella Nota Sindacale (denuncia/querela) non sono indispensabili il patrocinio e l’assistenza di un legale. Il Sindaco avrebbe potuto procedere personalmente, esponendone il contenuto di fronte ad un pubblico ufficiale con il fine di tradurre le sue dichiarazioni in un verbale di ricezione di denuncia/querela. Come detto la fattispecie penale – “diffamazione” – richiamata nella nota non richiede l’intervento qualificato di un legale e, del resto, il Sindaco fa già una sua narrazione dei fatti che li rende agevolmente configurabili, peraltro richiamando alcuni articoli e comunicati che ha visto e di cui, certamente, era ed è in possesso.

Ciò detto, l’importo stanziato per il legale risulta essere, nei fatti, uno spreco di denaro pubblico.

Passando ad altro punto – senza appunto voler entrare nel merito di una questione protetta dal segreto istruttorio – abbiamo ritenuto che il Sindaco debba rendere conto all’Amministrazione e ai Cittadini delle affermazioni contenute nella Nota e, anche, nell’esercizio del suo diritto di replica.

Nello specifico che in un edificio scolastico del Comune c’era stata (solo) “la necessità di intervenire per riparare una stecca di un’anta di una finestra” (con tanto di foto).

A questo proposito, invece, alcuni documenti fanno dedurre diversamente.

Ad esempio la disposta sostituzione degli infissi delle finestre di quella Scuola che è confortata da una relazione tecnica in cui si dichiara che “le finestre delle aule e degli uffici presentano vecchi infissi in legno che versano in precarie condizioni al punto da renderne difficoltosa la chiusura”.

Anche a relazione di sopralluogo effettuata il 16 settembre 2016 dal RSSP P.I. e dalla Dirigente Scolastica, evidenzia tra le criticità la necessità di sostituire gli infissi “in quanto non a norma di sicurezza (si aprono dall’interno e pertanto costituiscono un pericolo per l’incolumità degli alunni e degli operatori scolastici)”.

In ultimo la segnalazione/richiesta datata 8 Giugno 2017 con cui la Dirigente Scolastica riferisce: “Dopo il cedimento di un’anta dovuto all’allentamento delle traversine di una finestra della classe 1A, fatto che ha provocato allarme ma non ha fortunatamente interferito con persone e cose, si ritiene necessario ed urgente un sopralluogo per stabilire il livello di degrado degli infissi al fine di operare i giusti interventi per mettere in sicurezza i luoghi di studio dei ragazzi. Le intemperie atmosferiche e la mancanza di manutenzione ordinaria hanno compromesso la stabilità di tali infissi e la loro sostituzione sembra perciò improrogabile”.

Pare quindi evidente e incontestabile che non si è trattato di una “ingiustificata polemica” e non si è trattato solo della necessità di “riparare una stecca” come riferito dal Sindaco ma – è bene ripetere la descrizione del fatto – del “cedimento di un’anta dovuto all’allentamento delle traversine di una finestra”.

Chiarito, per non avere dubbi, che l’anta è per definizione “la parte apribile della finestra, costituita dal telaio mobile e dal tamponamento” e le traversine sono “parti del telaio dell’anta e della finestra”.

Da aggiungere, poi, che il fatto solo “fortunatamente” (cioè per mera fortuna) l’evento non ha provocato danni a cose o persone e che si è verificato nel quadro di una situazione di ”mancanza di manutenzione ordinaria” che ha “compromesso la stabilità di tali infissi”, peraltro segnalata all’Amministrazione circa otto mesi prima.

Sempre in relazione al fatto citato, il Sindaco ha anche riferito in più occasioni che non c’era stata necessità di una temporanea evacuazione degli alunni.

A questo proposito toccherà allo stesso Sindaco il confermare quanto da lui stesso affermato, con ciò confutando, se può e in altra sede, chi ha diversamente sostenuto.

Salvo, però, l’obbligo morale e istituzionale di fare ammenda, nonché quello di assumersi responsabilità di altra natura, qualora l’evacuazione temporanea dall’aula degli alunni sia, invece avvenuta, se non altro per il periodo di tempo necessario alla riparazione dell’anta fatiscente.