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I familiari di Guerrina chiedono la verità
La vicenda della scomparsa di Guerrina Piscaglia sta diventando uno dei fatti di cronaca più in complessi degli ultimi anni. I familiari della donna hanno consegnato una lettera a Papa Francesco per mano dall'avvocato Francesca Faggiotto e dallo zio di Guerrina, Silvano Piscaglia. "Non è un atto di accusa - dice il parente - ma una richiesta di aiuto." Al papa viene chiesto di fare qualcosa affinché "chi sa parli". Di mezzo c'è una vita umana, una persona scomparsa, e chiunque può collaborare dovrebbe farlo. L'accorato appello riguarda evidentemente padre Graziano che, gli inquirenti ne sono certi, sulla scomparsa della donna di Cà Raffaello è a conoscenza di cose che non ha rivelato. Si attende poi la collaborazione di un altro religioso, il parroco di Cà Raffaello, padre Faustino, del quale si attende il rientro del Congo per essere interrogato con incidente probatorio. "Non ci fermeremo", dicono i Piscaglia.