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Si va verso un nuovo regolamento per i fitofarmaci

Salute
Città di Castello 06/11/2016 - 10:08

Nuovo regolamento per i fitofarmaci, nome tecnico dei pesticidi: approvato all’unanimità da parte del consiglio comunale l’ordine del giorno del Pd all’unanimità. “Adottiamo un regolamento aggiornato  sull'uso dei prodotti fitosanitari, conciliando la protezione delle colture agrarie con le esigenze della salute pubblica”: la proposta è stata avanzata dal capogruppo del Pd Gaetano Zucchini e dal consigliere comunale del partito Francesca Mencagli. Nell’evidenziare come il Comune di Città di Castello con due successive delibere, di cui l’ultima datata 2005, abbia provveduto a integrare le norme specifiche del regolamento di igiene, gli esponenti della maggioranza ritengono importante dotarsi di una disciplina “più completa e aggiornata, che vada a migliorare le normative attualmente esistente. L’esigenza di una revisione del regolamento nasce dalla recente emanazione da parte dell’Unione Europea di norme finalizzate alla riduzione dei rischi associati all'uso dei prodotti fitosanitari e alla promozione di processi di cambiamento delle tecniche di utilizzo verso forme più compatibili e sostenibili, in termini ambientali e sanitari, che sono già state recepite nel 2012 dall’Italia, con l’inserimento nel 2014 nel Piano di Azione Nazionale (PAN), e a partire dal 2015 dalla Regione Umbria. “La Commissione Servizi si faccia carico di approfondire tale tematica” ha aggiunto Zucchini “e di redigere la stesura del regolamento”, richiamando l’attenzione sui potenziali rischi di un uso scorretto dei prodotti fitosanitari. “Ci possono essere pericoli per gli esseri umani, gli animali e l'ambiente - puntualizzano Zucchini e Mencagli - e per tale motivo i prodotti fitosanitari messi a disposizione degli agricoltori devono essere assoggettati a parametri molto stringenti, al fine di regolamentarne la conservazione, l'utilizzo e quindi l'impatto ambientale e sulla salute degli operatori e dei consumatori”. “Sono proprio gli operatori professionali per primi, in modo responsabile ed etico, a richiedere e ad attenersi a principi di rispetto delle normative e di cautela, minimizzando così gli aspetti negativi e i rischi connessi”.  Nicola Morini, capogruppo di Tiferno Insieme, ha sostenuto che “il regolamento va aggiornato in commissione. Noi non abbiamo pregiudiziali e voteremo sì”. Francesca Mencagli, consigliere del PD, ha definito il regolamento “un adeguamento alla normativa già vigente, che vorremmo discutere con operatori e associazioni di categoria, agricoltori, perché tale settore è di traino alla nostro economia”. “Si tenta di recuperare su prodotti che sono inquinanti. C’è un grande ritardo” ha detto Vincenzo Bucci, consigliere comunale di Castello Cambia “andiamo a rimorchio di Citerna. Non abbiamo pregiudiziali neanche noi. Voterò a favore perché mi sento cittadino e non suddito”. Anche Marco Gasperi, capogruppo del Movimento 5 Stelle, ha annunciato voto positivo, definendo l’org “molto condivisibile. Il traino dell’agricoltura è reale. Il regolamento deve essere condiviso e dovremmo farne uno nostro”. Luigi Bartolini, consigliere del Psi, ha annunciato che “sanità e ambiente sono due priorità. Costruiamo in commissione un regolamento ad hoc. Voto sì”. Riccardo Marchetti, capogruppo della Lega Nord, ha sottolineato che “alcuni dei fitofarmaci citati sono già regolamentati. Perché dunque una nuova norma?”. Luciano Tavernelli, consigliere comunale del Pd, ha parlato di prevenzione primaria, “rimuovendo i fattori di rischio, in particolare con un’agricoltura biologica e a basso impatto. Noi siamo l’ambiente. Usiamo il compost come concime”. Valerio Mancini, consigliere comunale della Lega Nord, “nella commissione regionale sulle patologie, sono emersi dati drammatici che colpiscono la nostra città. L’Arpa ha sostenuto che nelle acque superficiali sono presenti i pesticidi, nome comune degli agro o fito farmaci. Siamo sensibili all’ambiente ma siamo più severi se guardiamo l’incidenza delle malattie. Abbiamo sedimentato nel terreno molecole in tanti anni di agricoltura intensiva. Prendiamo coscienza. I posti di lavoro sono indistintamente posti di lavoro. Il regolamento è l’occasione di trovare una strada diversa e aiutare l’agricoltura ad evolversi. Mi accontento ma la questione vera è più strutturale. C’è anche un problema di prezzo: l’agricoltura si tutela anche in questo modo. Sei aziende, che stanno andando benissimo, hanno rinunciato ai pesticidi. Vuol dire che si può fare”.  “Non avevamo la pretesa di una sollevare la problematica sull’incidenza delle patologie o sul modello economico ma di regolamentare un aspetto comunque importante” ha riposto Zucchini.
L’ordine del giorno è stato approvato con una modifica, avanzata da Morini di Tiferno Insieme e poi ripresa da altri, per stralciare dal dispositivo il riferimento a normative già adottate in altri comuni.