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Approvati i primi sei articoli della nuova legge elettorale

Politica
Umbria 17/02/2015 - 16:41

L'Assemblea legislativa dell'Umbria continua la discussione della nuova legge elettorale. L'Aula ha approvato a maggioranza i primi sei articoli della norma predisposta dalla Commissione Statuto.

Tra gli emendamenti presentati, sono stati bocciati quelli di: Cirignoni (misto) che ipotizzava il limite dei due mandati, anche non consecutivi, per i consiglieri regionali; Lignani Marchesani (FdI) che limitava ad uno solo i mandati per i consiglieri regionali; Monacelli (Udc) che prevedeva il ballottaggio se nessuna coalizione raggiunge il 50 percento dei voti.

Approvata invece la proposta di modifica (su cui convergevano due emendamenti a firma Nevi, Lignani Marchesani, Monacelli, Mantovani, Monni, De Sio, Modena, Valentino, Rosi e Stufara) che prevede l'elezione a consigliere regionale del candidato presidente collegato a liste o coalizioni che abbiano conseguito almeno un seggio (16 sì, 14 no).

Voto favorevole (3 no da Stufara, Goracci e Brutti) anche per l'emendamento Nevi, Lignani Marchesani, Monacelli, Mantovani, Monni, De Sio, Modena, Valentino e Rosi che prevede l'elezione a consigliere regionale, negli 8 seggi riservati alle opposizioni, del candidato presidente della coalizione miglior perdente. Su questo punto sono intervenuti: DAMIANO STUFARA (Prc-Fds): “Sembra un 'Patto del Nazareno' in salsa umbra. Il seggio attribuito al miglior perdente viene sottratto agli 8 che spettano alle liste di opposizione, che pure hanno preso voti. Si tratta di un inciucio che va a modificare l'esito del voto dei cittadini”. ORFEO GORACCI (Misto-Cu): “Si tratta di una regalia, di una maggiore attenzione per un soggetto politico. Siamo di fronte ad una accentuata mancanza di coerenza politica”. PAOLO BRUTTI (Idv): “Non si capisce perché venga riconosciuto un premio di minoranza alla coalizione miglior sconfitta. I voti di una coalizione sconfitta conteranno di più di quelli di un'altra, anch'essa sconfitta, senza un motivo chiaro e senza una soglia minima per conseguire il premio”.
MASSIMO BUCONI (Psi): “Favorevole all'emendamento, avevo già invitato a riflettere su questa eventualità durante i lavori della Commissione. Del resto anche nel doppio turno vanno a ballottaggio i candidati presidenti col migliore risultato. Si tratta di un riconoscimento al candidato miglior perdente, che è tale avendo riportato i voti dei cittadini”. ANDREA SMACCHI (Pd): “la minoranza ha deciso di abbandonare i lavori della Commissione dopo il voto non positivo proprio su questo aspetto. Da parte del gruppo Pd c'era e c'è disponibilità a prendere in considerazione proposte migliorative. In effetti, riservando un seggio al miglior perdente occorrerà effettuare una ulteriore valutazione per capire se è possibile apportare misure di compensazione in modo che le piccole forze possano avere la possibilità, se hanno i voti, di entrare in Consiglio regionale”. SANDRA MONACELLI (Udc): “Seppure abbia sottoscritto l'emendamento, non mi affascina più di tanto. Si tratta di una riduzione del danno rispetto al testo di legge che sta venendo fuori, che prefigura un governo di minoranza, perché potrebbe ottenere il 40 percento dei voti espressi, magari anche da parte di metà degli elettori”. ALFREDO DE SIO (FdI): “La legge punta ad un bipolarismo forzato, questo emendamento cerca di correggere in corsa questa impostazione. L'ottimale sarebbe stato il doppio turno e quindi la previsione di un sistema che assegnasse lo stesso valore a tutti i voti dei cittadini”.