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SOGEPU con soci toscani imbarazzanti
A ben vedere non c'è solo GESENU come socio ingombrante nell'Associazione Temporanea d'Imbresa costituita da SOGEPU per continuare a gestire, a dispetto della normativa vigente, i rifiuti tifernati con tariffe esorbitanti. Il socio toscano con cui si dovrebbe spartire la torta è altrettanto ingombrante ma all'epoca in cui è stato scelto non era stato ancora lambito dalle questioni inerenti Banca Etruria. Già perché SEI ambiente, la società di rifiuti che gestisce i rifiuti di Arezzo Siena e Grosseto ha nella sua complicata compagine societaria la cooperativa Castelnuovese (sia direttamente che come partecipante del socio Società Toscana Ambiente ) di cui il Rosi ex Presidente di Banca Etruria e coinvolto in potenziali conflitti d'interesse è stato patron indiscusso. Non basta, Banca Etruria partecipava direttamente alla citata Società Toscana Ambiente ed era quindi seppur indirettamente in associazione temporanea d'impresa con Sogepu al momento della partecipazione al bando. Non è un caso che nonostantedetto bando sia scaduto lo scorso 26 agosto non si abbiano ad oggi notizie sul risultato della gara. Meglio sarebbe azzerare tutto da parte del Sindaco Bacchetta e da parte di SOGEPU ammettendo che i 71000 euro stanziati per consulenze legali e amministrative con tre distinti professionisti al fine di pianificare senza scosse l'esito sono stati letteralmente buttati.
E' in ballo una gara dal valore di concessione di quasi 295 milioni di euro oltre ulteriori 50 milioni per servizi opzionali cheinfluenzerà nei 15 anni della durata del servizio il futuro ciclo dei rifiuti dell'Alta Umbria e soprattutto il benessere e le tasche dei cittadini tifernati e altotiberini ; non si può privilegiare un interesse elettorale (basti pensare alle decine di migliaia di euro elargiti da SOGEPU negli ultimi mesi a società sportive . a pro loco e a iniziative musicali con l'utilizzo di denaro pubblico non proprio in linea con la mission sociale) anteponendolo a un futuro disastroso per i tifernati che continuerebbero a pagare tariffe esorbitanti con il rischio di ritrovarsi in un prossimo futuro un cogestore coinvolto in poco piacevoli vicende bancarie e societarie e braccio armato della ragnatela di sottopotere toscano che ha portato con carriere fulminee soggetti improbabili ai vertici della Repubblica.